Proulx: «La chiamata della Juve qualcosa di pazzesco»

Lysianne Proulx, nuovo portiere della Juventus Women, ha rilasciato la sua prima intervista ufficiale dopo essersi trasferita in bianconero dal Bay FC.

«Questi primi giorni sono stati molto entusiasmanti - ci ha raccontato Lysianne - ho potuto conoscere un po' com’è il club: l’ambiente di allenamento e le strutture sono tutte molto belle. Anche solo vedere la cultura del lavoro sul reparto dei portieri qui è davvero fantastico».

Un sogno, per la classe 1999 originaria del Canada, far parte della Juventus.

«È stato pazzesco quando mi ha chiamato la Juventus, non pensavo che un'opportunità del genere sarebbe arrivata così presto. Questa è tecnicamente la mia terza stagione e non pensavo che una squadra così grande, tra le più importanti in Europa, sarebbe arrivata così velocemente nella mia carriera».

Un nuovo portiere per la Juventus Women che arriva a Torino dopo alcune esperienze in giro per il mondo.

«Il mio primo club è stato il Torreense in Portogallo dove ho passato un anno, poi quattro mesi con il Melbourne City in Australia e più recentemente sei mesi in California con il Bay FC. Come portiere mi ritengo veloce, esplosiva, reattiva, brava negli uno contro uno e a giocare con i piedi. Mi sto trovando bene con l'allenatore e  con le ragazze, sono tutte molto gentili e davvero accoglienti, soprattutto il gruppo dei portieri con cui ho lavorato di più».

Proulx ha già potuto vedere da vicino all’opera la sua nuova squadra nella vittoria di domenica scorso all’esordio in Serie A.

«Le impressioni sono buone, è sempre divertente far parte di una squadra vincente. È stata un'esperienza davvero fantastica, abbiamo giocato bene e vinto. L’obiettivo è vincere, il focus di ogni atleta è sempre la ricerca della vittoria. E poi arrivare più lontano possibile in Champions League. A livello personale voglio crescere e migliorarmi».

E poi una curiosità sul numero 44 che ha scelto di indossare per la sua avventura in bianconero.

«Una volta indossavo il numero 22, poi mi sono trasferita a Melbourne e qualcuno lo aveva già quindi il primo motivo era che l'ho semplicemente raddoppiato. Ma il numero 44 è un numero leggendario nella mia università, Syracuse, e in generale non è un numero molto popolare, quindi lo rende un po' più speciale per me».