Quattro gol di cui tre nel primo tempo. Non potrebbe continuare nel modo migliore il cammino dei bianconeri, reduci dalla prestazione perfetta del Camp Nou che ha permesso loro di accedere alle semifinali di Champions League.
Il 23 aprile arriva il Genoa, e per spazzare via ogni dubbio sulla concentrazione dei bianconeri (nonchè per rispondere all'incredibile gara di andata), i ragazzi di Allegri premono forte sull'acceleratore.
Fortissimo.
Per prendere il comando del gioco la Juve ci mette poco e ancora meno ci mette a stendere il Genoa. Accade tutto in due minuti, tra il 17' e il 19'. Il vantaggio è un'autorete di Munoz che devia nella propria porta il tocco di Marchisio, servito da un delizioso pallonetto di Higuain. Il raddoppio è firmato da Dybala, che riceve dal Pipita al limite, scambia con Khedira e spara nell'angolino alla sinistra di Lamanna.
La partita a questo punto sarebbe già virtualmente chiusa, ma i bianconeri pur abbassando leggermente il ritmo, rimangono assoluti padroni del campo, sfiorando il terzo gol già al 35' con il sinistro di Higuain, che chiama Lamanna ad un intervento non semplice. Si devono invece aspettare altri sei minuti per aggiornare il tabellino, ma ne vale la pena: Dybala taglia il campo lanciando Mandzukic che parte come un treno e arriva al cross. Il pallone viene respinto, ancora sui piedi del croato però, che al volo, dal vertice sinistro dell'area di rigore, lo piazza nell'angolo opposto.
Dopo il riposo la Juve chiude definitivamente il tabellino: al 19' Bonucci prende palla poco oltre la metà campo, avanzando fino al limite e infilando sotto l'incrocio una saetta da applausi.
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