Qualche settimana fa l’Allianz Stadium ha ospitato due grandi leggende bianconere: Sami Khedira e Stephan Lichtsteiner, accolti con una vera e propria ovazione dai tifosi. Abbiamo fatto due chiacchiere proprio con Swiss Express.
Non solo un giocatore che ha scritto pagine immense di storia della Juve, non solo un campione della fascia e una sicurezza, in campo e fuori, ma per i più distratti, Lichtsteiner è anche l’autore del primo gol in assoluto segnato all’Allianz Stadium, l’11 settembre 2011, contro il Parma.
LE EMOZIONI DELL’ALLIANZ
«Tornare all’Allianz Stadium è sempre una grande emozione, anche se non sono venuto tante volte qui. Mi ricordano in tanti il fatto che il primo gol in questo stadio lo ho segnato io, ma tendo a non identificarmi con quell’episodio. Quando indossi la maglia della Juve lo fai per vincere, sempre. E’ vero che però fu una bellissima azione, con un lancio splendido da parte di Andrea Pirlo…»
TI MANCA IL CALCIO, STEPHAN?
«Si, mi manca soprattutto quando torno in uno stadio come questo. Un calciatore nella sua carriera dà il massimo, ma la carriera di calciatore è breve per sua natura, quindi da una parte vorrei scendere in campo, dall’altro so che fisicamente non potrei più farlo»
LE VITE DOPO IL CALCIO
«Nel primo periodo dopo aver smesso di giocare a calcio mi sono dedicato a una mia passione, che avevo da tanto tempo: è stato molto interessante e divertente, per me, vivere uno stage in un’azienda che produce orologi. Un modo per staccare col calcio ma con l’obiettivo di tornare al più presto in questo mondo»
LICHT ALLENATORE
«Sono allenatore nel settore giovanile del Basilea, è una bella esperienza per me, formativa, dentro e fuori dal campo, perché penso che nella vita sia fondamentale fare esperienze. I ragazzi che alleno sono bravissimi, stanno imparando a gestire la pressione, ed è bello accompagnarli nella loro crescita, ci stiamo divertendo tutti insieme. E’ un bel gruppo che fa allenamenti anche pesanti, ma ha una grande voglia di impegnarsi».
IL CAMMINO CON I RAGAZZI
«Fanno un lavoro pesante, studiano, si allenano tanto, è un percorso impegnativo ma insieme lo facciamo con grande entusiasmo. Ogni ragazzo ha le sue specificitià, ma quello che proviamo a passare loro è il concetto di disciplina, dentro e fuori dal campo, preparando la partita nel modo migliore e scendendo in campo già con un’idea ben precisa in testa, che poi mettono in pratica grazie al lavoro sulla tecnica».
Un consiglio? bisogna investire tanto in sé stessi, restare concentrati e preparati al 100%, perché è il modo migliore di far emergere le qualità Stephan Lichtsteiner
UNA JUVE CHE PUNTA SUI GIOVANI
«Seguo la Juve, so che sta lavorando molto bene con i giovani, perché è quello che si fa nel calcio europeo: bisogna avere un po’ di pazienza e non avere paura di affidarsi ai ragazzi, perché la fiducia in loro viene sempre abbondantemente ripagata»