La consegna del premio Premio Nazionale della Letteratura del Calcio "Antonio Ghirelli" a Carlo Ancelotti, è stata l'occasione, per Giuseppe Marotta, presente alla cerimonia tenutasi al Circolo dei Lettori di Torino, di incontrare i giornalisti e fare il punto su diversi temi di attualità. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato:
IL VAR
«Ben venga la tecnologia: l'obiettivo è supportare l'attività dell'arbitro, cercando di ridurre il più possibile gli errori. Siamo favorevolissimi al VAR e non abbiamo nessun timore, ma per il suo utilizzo c'è un protocollo che può essere un motivo di confronto con le autorità, perché forse andrebbe reso un po' più armonico. Ad esempio siamo d'accordo sul fatto che il gol di Mandzukic a Bergamo fosse da annullare, ma allo stesso tempo c'è una domanda legittima sulla valutazione sul presunto fallo da rigore su Higuain al 94'. Il VAR in un caso del genere potrebbe intervenire anche solo per dire che non era rigore e per tacitare quindi possibili spunti di nervosismo. Auspico che ci sia un confronto ancora più frequente con l'AIA, perché il VAR al momento è in prova: l'IFAB valuterà a fine anno e credo che per essere superata positivamente debba essere accompagnata da analisi. Certo il suo utilizzo porta a un calcio diverso rispetto a quello degli anni passati, meno romantico: domenica non nascondo di essere rimasto un po' scioccato quando l'emozione del gol è stata repressa da un mezzo tecnologico. Lunedì mattina ho riletto una poesia di Umberto Saba, triestino, intitolata “Gol”: credo vada rimessa nel cassetto...».
LA NAZIONALE
«Sono molto contento che ci sia stata l'apertura ai giovani e devo sottolineare l'ottimo lavoro di Ventura e della Federazione. Come uomo di calcio il mio pensiero va allo spareggio, per il quale penso si sia virtualmente qualificati. È un fatto inedito, essendoci un regolamento diverso rispetto alle edizioni precedenti. Non sappiamo ancora quale sarà l'avversario né se giocheremo la prima in casa o fuori e da italiano, questa può essere l'unica preoccupazione».
IL CAMPIONATO
«Il Napoli fa paura? Come negli anni passati, così come l'Inter, la Roma, il Milan... Credo che questa sia la griglia di autorevoli candidati alla vittoria dello scudetto, ma siamo in una fase interlocutoria del campionato. Ci sono ancora tantissime partite da giocare e per il momento possiamo soltanto analizzare le poche gare disputare. Siamo contenti, perché i nostri risultati sono in linea con quelli delle annate precedenti».