Next Gen | Intervista a Paolo Montero prima di Trapani-Juventus

Dopo il pareggio dello scorso fine settimana a Monopoli, per la Juventus Next Gen è in programma la seconda trasferta consecutiva: appuntamento fissato per domenica 22 settembre alle ore 16:15 a Trapani.

Mister Paolo Montero ha parlato alla vigilia del match contro la squadra siciliana valido per la quinta giornata del Girone C del campionato di Serie C.

L’IMPORTANZA DEL PARI SU UN CAMPO DIFFICILE

«La crescita si vede, soprattutto la consapevolezza nei nostri mezzi è aumentata perché abbiamo giocato alla pari, sin da inizio stagione, con squadre costruite per cercare la promozione in Serie B. Questo è un girone tosto, ci serve tanto come scuola. Siamo migliorati nell’approccio e sono convinto che tutte le squadre ci rispettano per la qualità dei nostri calciatori, la differenza poi la fa l’atteggiamento».

LA SETTIMANA DI LAVORO

«A livello di ritmo, fisico, tecnico e tattico la squadra sta crescendo a vista d’occhio. Ci alleniamo bene ma poi le valutazioni finali arrivano tutte il giorno della partita. Sono contento dell’approccio che i ragazzi hanno sin da inizio stagione. Però bisogna sempre dare di più. A noi queste partite sono servite, abbiamo affrontato tutte squadre che lotteranno per i primi posti in classifica fino alla fine dell’annata. Abbiamo preso tanti gol su calcio piazzato che da un lato fanno arrabbiare, dall’altro fanno pensare che sono situazioni che si possono correggere».

LE RISPOSTE DALLA SQUADRA A TRAPANI

«Siamo migliorati in tutto in queste settimane. Ma dobbiamo essere ancora più pericolosi e dobbiamo anche credere sempre di più in noi, avere sempre più convinzione. I giocatori che sono qui sono stati scelti per essere alla Juventus e se sono stati scelti è perché hanno qualcosa. E su quelle caratteristiche bisogna insistere. Se loro ci credono possiamo toglierci delle belle soddisfazioni».

L’AVVERSARIO

«Le squadre che giocano a viso aperto si incastrano bene con le nostre caratteristiche. Il Trapani ha tanti giocatori di categoria, dinamici e che cercano di sviluppare gioco. Hanno soluzioni offensive importanti, Lescano l’ho allenato in passato ad esempio ed è un attaccante forte. Non cercano tante le transizioni ma sicuramente sono propositivi».