Next Gen | Juventus - Avellino, intervista a Montero

Contro l’Avellino i tre punti sono fondamentali: per cementare la fiducia di un gruppo che, semplicemente, si merita risultati positivi.

Questa è la – condivisibile – tesi di Paolo Montero, allenatore della Next Gen che domani, 20 ottobre, cerca un risultato positivo contro l’Avellino al Pozzo – La Marmora.

«Da questo periodo si esce con il lavoro, con la fiducia e con l’unione del gruppo e la voglia di volerne uscire tutti insieme. Adesso la squadra si sta davvero completando, stanno rientrando tutti, recuperiamo anche gli infortunati, ci sarà più scelta. Ma quello che può cambiare le cose è la fiducia e la voglia di crederci. I miei e nostri obiettivi non sono cambiati, perché vedo allenarsi la squadra tutti i giorni».

UN GRUPPO CHE LAVORA BENE

«Onestamente i ragazzi si allenano al massimo, non posso davvero dir loro nulla, perché li vedo crescere giorno per giorno. Ma questa crescita deve continuare anche in campo, nel calarsi al 100% in un girone che quest’anno è completamente differente dal solito. E poi nella lettura della partita, perché spesso veniamo puniti al primo errore, come la barriera che si apre su una punizione, o per un episodio sfortunato. E’ su questo che dobbiamo accelerare la crescita, sapendo che storicamente questa squadra, la Next Gen, migliora da novembre in poi. Bisognerà velocizzare anche questo processo, perché perdere toglie comunque il sonno».

FRA CLASSIFICA E CONSAPEVOLEZZA

«A me non preoccupa la classifica, perché è cortissima, basta vincere qualche partita e si sale velocemente; è ovvio che se la guardo adesso mi fa male, ma non mi preoccupa: lo ripeto, la cosa più importante è non perdere la fiducia, perché dispiace vedere gli episodi della partita che ci puniscono, quando io so come si allenano tutti i giorni. Dobbiamo capire che certi errori non vanno più fatti; va anche detto che ci sono periodi in cui tutto gira per il verso giusto, altri in cui ogni episodio è contrario, e i ragazzi ne devono essere consapevoli. I tre punti? Sono importanti, per la fiducia: abbiamo avuto, anche se sembra un controsenso, la fortuna di incontrare squadre tutte al loro massimo, il che è utile per capire a che punto siamo. E il punto è che queste avversarie non ci hanno quasi mai messo sotto: da qui dobbiamo ripartire, e ora serve un risultato positivo»