È uno dei magnifici otto, di quei giocatori che hanno costruito, partita dopo partita, l’incredibile filotto di scudetti, aggiornato proprio pochi giorni fa con una vittoria da #Hi5tory.
Andrea Barzagli, uno dei simboli della Juventus, è dal 2011 uomo chiave della difesa meno battuta in Italia: se sei un attaccante, quando hai a che fare con lui il tuo lavoro non è semplice.
Classe, grinta, senso della posizione, costanza: sono alcune delle caratteristiche di Andrea, che abbina numeri di livello assoluto a prestazioni di valore sempre eccellente.
Dicevamo della costanza: dal gennaio 2011, ovvero nel periodo che ha finora trascorso alla Juventus, Barzagli è stato il giocatore di movimento, dopo Bonucci (85), ad essere rimasto in campo per più partite intere senza subire gol (75) in Serie A.
Il livello delle sue prestazioni è tanto più rilevante se si considera il minutaggio in campo di Andrea: solo nella sua prima metà di stagione in bianconero (gennaio-giugno 2011) ha giocato 1283 minuti in Serie A, secondo bianconero in quanto a presenze, dietro a Marchisio.
Da allora, la musica non è cambiata: Barzagli ha collezionato 192 presenze in totale, producendo 5 assist e segnando anche due reti (l’ultimo suo gol è di qualche settimana fa, a Bergamo contro l’Atalanta: un inserimento da bomber di razza su azione proveniente da calcio d’angolo) e, sempre per restare alla Serie A, è il quinto bianconero quanto a minuti trascorsi in campo (12958).
Per restare all’ultima stagione, questi sono i dati che spiegano il livello del suo lavoro nel reparto arretrato bianconero:
Numeri che hanno contribuito in modo fondamentale alla conquista dello Scudetto. Il quinto consecutivo, per la Juve e per lui, che in questi cinque anni bianconeri ha inserito nel suo palmarès anche tre Supercoppe Italiane e una Coppa Italia.