OppositionWatch: Il Napoli

Al secondo anno consecutivo sulla panchina del Napoli, dopo avere ereditato due anni fa una squadra con una forte identità, Carlo Ancelotti ha a disposizione in questa stagione, in attesa della fine del mercato, una squadra i cui meccanismi di gioco e l’intesa fra giocatori è già ampiamente collaudata.

Manolas, sicuramente l’acquisto più importante, assieme al talentuoso giovane messicano Lozano, può formare con Koulibaly una coppia centrale di grande qualità anche se nella prima apparizione stagionale il Napoli, a Firenze, ha mostrato nel reparto difensivo ancora grandi lacune. Una gara, quella al Franchi, in cui gli uomini di Ancelotti, sospinti dal tridente della scorsa stagione con Mertnes in posizione di falso nueve con Insigne e Callejon ad agire sulle due fasce, hanno confermato la loro grande abilità nel costruire gioco e palle gol concedendo però molto in fase di non possesso agli avversari.

Gli 8 tiri in totale con 6 nello specchio della porta, i 4 gol e una superiorità nel possesso palla sono stati parzialmente annullati dalle 3 reti subite, oltre alle ben 10 conclusioni concesse ai viola.

Nella scorsa stagione il Napoli di Ancelotti è stata la squadra che ha totalizzato il maggior possesso palla (62.1%) oltre alla maggior percentuale di passaggi riusciti (87,2%): elementi che se non sufficienti a descrivere il gioco di Ancelotti, sono però due indicatori importanti, dell’atteggiamento che hanno le sue squadre in campo. Lungo possesso, altra percentuale di passaggi riusciti, azioni corali volte a coinvolgere tutta la squadra in fase di costruzione, inserimenti dei centrocampisti e un costante movimento da parte dei suoi giocatori del reparto offensivo.

Elementi confermati nella prima giornata della nuova stagione, nonostante le molte disattenzioni difensive.