Meno tre alla Finale di Champions League: sabato 3 giugno alle 20.45 al National Stadium of Wales la Juventus affronterà il Real Madrid, fresco vincitore della Liga.
Andiamo a conoscere meglio i nostri prossimi avversari, dando un'occhiata al loro cammino nella massima competizione europea, alle statistiche e ai numeri dei protagonisti.
I NUMERI
Partiamo dai numeri in questa edizione della competizione: il Real Madrid, guidato dalla vecchia conoscenza bianconera Zinedine Zidane, ha vinto otto delle 12 partite disputate in questa Champions League, pareggiandone tre e perdendone una (la semifinale di ritorno contro l'Atletico, persa 2-1).
32 le reti segnate dai Blancos (miglior attacco della competizione, 11 in più rispetto alla Juventus), a fronte, però, di 17 gol subiti (14 in più rispetto ai Bianconeri!). Nelle 12 partite disputate finora, il Real ha sempre segnato ma è riuscito a mantenere la porta inviolata soltanto in un'occasione: nella semifinale di andata giocata al Bernabeu contro l'Atletico e vinta 3-0.
In questa Champions, la formazione di Zidane può vantare una percentuale dell'87% di passaggi riusciti; un possesso palla medio del 53%, una percentuale di contrasti vinti del 66%, oltre al 59% di dribbling riusciti, il 47% di tiri nello specchio e una percentuale realizzativa complessiva del 17%.
LE CURIOSITÀ
Il Real Madrid è Campione in carica della Champions League, avendo conquistato l'edizione 2016, l'undicesima nella propria bacheca, in Finale a Milano contro l'Atletico Madrid. Quella di sabato sera sarà la terza Finale negli ultimi quattro anni per i Blancos, tante quante quelle disputate nelle ventidue precedenti edizioni.
Le Merengues sono il Club che, in assoluto, ha giocato più Finali di Champions League: 15, almeno quattro più di ogni altra squadra (segue il Milan a quota 11). Proprio il Milan nel 1989 e nel 1990 è stata l'ultima formazione a vincere la Coppa per due stagioni consecutive.
In cinque delle sei partite della fase ad eliminazione diretta, il Real Madrid ha concesso il primo gol della partita, a differenza della Juventus, che - in questa fase - non è mai andata in svantaggio. 14 degli ultimi 15 gol dei Blancos, infatti, sono arrivati dal 42° minuto in avanti.
FOCUS ON
Quattro volte Pallone d'Oro, Cristiano Ronaldo ha segnato 10 gol stagionali in Champions League, raggiungendo la doppia cifra di gol in tutte le ultime sei edizioni. Il portoghese, che ha una percentuale realizzativa stagionale del 20%, è rimasto in campo per 1110 minuti, ed è il giocatore di movimento maggiormente impiegato in tutta la competizione.
Ora sono 103 i suoi gol complessivi in Champions, di cui 52 nella fase ad eliminazione diretta: il numero sette dei Blancos è stato il primo calciatore nella storia a raggiungere quota 100 nella massima competizione europea.
Per CR7 si tratterà della quinta Finale nella competizione. Soltanto tre calciatori nella storia ne contano di più: Paolo Maldini, Paco Gento (otto) e Alfredo di Stefano (sette). L'attaccante ha già segnato in due Finali, così come il compagno di squadra Sergio Ramos: soltanto Alfredo di Stefano ha segnato in tre Finali (cinque gol complessivi).
Anche Alvaro Morata ha già segnato in una finale di Champions League, proprio con la maglia della Juventus, nell'edizione 2015 contro il Barcellona a Berlino. Finora soltanto Velibor Vasic (Partizan Belgrado e Ajax) e lo stesso Cristiano Ronaldo (Manchester United e Real Madrid) hanno segnato in Finale di Champions League con due maglie differenti. L'attaccante spagnolo ha collezionato otto presenze in questa edizione della Coppa, per appena 166 minuti di gioco, segnando tre gol.
È Karim Benzema il secondo miglior marcatore dei Blancos in questa Champions: cinque gol in 12 presenze per l'attaccante francese, con una percentuale realizzativa del 17%.
Isco ha collezionato finora 49 presenze complessive in Champions League, cinque in questa edizione: nelle ultime 31 partite giocate nella competizione, ha segnato soltanto un gol, nella semifinale di ritorno contro l'Atletico.
Zinedine Zidane ha vinto la Champions League 2016 da allenatore del Real Madrid: soltanto a Dettmar Cramer con il Bayern Monaco nel 1975 e nel 1976 è riuscito nell'impresa di vincere due Coppe dei Campioni nelle due prime partecipazioni alle Coppe europee.
COME GIOCA IL REAL MADRID
È il 4-3-3 il modulo tradizionalmente impiegato da Zinedine Zidane per il suo Real Madrid, reinterpretato nelle ultime uscite stagionali, complice l'infortunio occorso a Gareth Bale, in un 4-3-1-2 che ha visto l'inserimento di Isco come trequartista con un contestuale cambia di fisionomia tattica per Ronaldo, sempre meno esterno e più attaccante "puro" accanto a Benzema.
Proprio la presenza o meno di Bale sarà la grande variante tattica della Finalissima: il gallese assicura corsa e preponderanza fisica mentre il fantasista spagnolo dà qualità e spazio di manovra al palleggio dei Blancos, ripiegando spesso a dare una mano anche a centrocampo.
Punto di riferimento fondamentale per le Merengues in mediana è Casemiro, giocatore che dà equilibrio alla squadra e che viene spesso servito da Ramos e Pepe, centrali difensivi titolarissimi nella linea a quattro di Zidane, come punto di riferimento per l'avvio dell'azione. Accanto al brasiliano agiscono Modric e Kroos, dai quali passa buona parte del possesso palla del Madrid.
Caratteristica peculiare della formazione di Zidane è rappresentata dalla spinta dei terzini: Carvajal e soprattutto Marcelo si trovano spesso a fungere da "ali aggiunte", cedendo il fianco alle ripartenze. È questa una delle chiavi tattiche per affrontare i Blancos, che hanno dimostrato di saper creare molto ma anche di non essere invalicabili in difesa.