Verona - Juve | Il racconto della partita

Che Juve.

Per la seconda volta in sette giorni i bianconeri chiudono il match con tre gol all'attivo, tre punti, e un dato: quella di Thiago Motta è la squadra che ha concesso meno tiri in porta in questa stagione nei cinque principali campionati europei (uno)

E ancora grandi, bellissime novità: non parliamo della doppietta di Vlahovic, che al gol è abituato, ma del secondo gol all'esordio da titolare: dopo Mbangula col Como, Savona nella città dell'Arena.

IL PRIMO TEMPO

Impegno tosto, quello del Bentegodi: davanti c’è un Verona galvanizzato dal tris della prima giornata contro il Napoli, in uno stadio caldo. La Juve ci mette qualche minuto a ingranare la marcia: nei primi dieci minuti qualche pallone di troppo perso in uscita lascia tempi e spazi pericolosi agli scaligeri, che provano a indirizzare dalla loro il match. Al 14’ Mosquera prova a gettare nel panico la difesa bianconera con un colpo di tacco in area, ma Bremer è attento e provvidenziale.

La Juve si scuote e al 18’ squilla: Locatelli dalla media distanza fa volare Montipò per togliere la palla dal sette, 4 minuti dopo Yildiz apre il gas da sinistra, e al momento del tiro in area viene contrato.

DUSAN MAGIA E LA PARTITA SI STAPPA

Ma il senso è che i bianconeri hanno acceso i motori, eccome: la seconda parte della prima frazione diventa divertente, e molto. La Juve corre, lotta sulle seconde palle, è compatta dove serve e si distende quando è ora: al 23’ Savona timbra l’esordio con un gol sottomisura ma è in off-side.

SPOILER: occhio a Nicolò, parleremo di lui fra poco.

Al 28’ la Juve passa: Loca recupera e lavora una gran palla per Yildiz che trova Vlahovic al limite. Dusan fa una magia sullo stretto, la stoppa a seguire di destro e calcia immediatamente di sinistro, Montipò non ci può fare niente. Uno a zero.

La Juve ha indirizzato la partita e a tratti dà l’impressione di divertirsi per davvero: al 39’ Cambiaso apre a Mbangula che pennella in mezzo dove Savona, ancora lui, colpisce di testa e segna per davvero. E bagna – casomai stia diventando un’abitudine in casa Juve – l’esordio dal primo minuto con gol.

RIPRESA E TRIS

La musica non cambia nella ripresa: la Juve torna in campo lottando su ogni palla, con un Cabal in serata, a fornire sempre un’alternativa e un supporto in qualsiasi situazione di gioco e un Mbangula a tratti devastante sulla corsia mancina.

Proprio una sua fiammata al 52’ manda Vlahovic dal dischetto, perché Tchatchoua lo stende. Rigore, dal dischetto Dusan spiazza Montipo’ e cala il secondo tris in due partite di fila.

La Juve ora è padrona del campo e può permettersi di rifiatare: al 61’ però Yildiz cerca il gol, lanciato in velocità, ma Montipo’ risponde.

Nell’ultimo terzo di gara esce il Verona, alla ricerca del gol della bandiera, ma la difesa della Juve regge alla grande, supportata da un centrocampo in cui Locatelli stasera giganteggia.

Due soli i momenti in cui il pacchetto arretrato rischia di andare in apnea: all’81’, quando Bremer deve fare gli straordinari per fermare Harroui che si stava avventurando in area, e due minuti dopo, quando Di Gregorio, all’unica chiamata della serata, risponde presente, respingendo un cross di Tchatchoua deviato da Gatti.

Nient’altro, e scusate se è poco: la Juve torna da Verona con gli stessi sorrisi di lunedì scorso, la consapevolezza che la corsa sia appena iniziata ma la crescente sensazione che, in questa corsa, ci siamo anche noi a pieno titolo.

IL TABELLINO

VERONA-JUVENTUS 0-3

Marcatori: 28' Vlahovic, 39' Savona, 8' s.t. Vlahovic

Verona: Montipò; Tchatchoua, Coppola, Dawidowicz, Magnani (11' st Frese); Belahyane, Duda (40' st Silva); Livramento (11' st Alidou), Suslov, Lazovic (19' st Harroui); Mosquera (11' st Tengstedt). All. Zanetti.

Juventus: Di Gregorio; Savona (dal 32' s.t. Kalulu), Bremer, Gatti (40' st Danilo), Cabal (32' st Rouhi); Locatelli, Fagioli; Cambiaso (40' st Anghele), Yildiz, Mbangula (23' st Douglas Luiz); Vlahovic. All. Thiago Motta.

Arbitro: Antonio Giua

Ammoniti: 7 s.t. Tchatchoua, 10' s.t. Duda