Punizioni diverse, ma pesantissime: cambia il tiro, ma non il risultato. Né il direttore d’orchestra: Andrea Pirlo. E’ proprio il Maestro a presentarsi a fine gara alle telecamere Sky in mixed zone. Con la solita pacatezza che lo contraddistingue, il regista bianconero analizza così la sua ennesima prodezza.
«Era importante vincere entrambe le partite e sono contento di averle sbloccate col mio gol». Con semplicità.
E’ stato calcolato che il pallone viaggiasse a 105km/h: «E’ un bene che l’arbitro abbia fatto rispettare la distanza , ho deciso di tirare su quel palo lì, ed è andata bene».
«Sapevamo che la partita era lunga», ha aggiunto quindi Pirlo, come sempre consapevole dei suoi mezzi e di quelli di tutta la squadra. «Avevamo bisogno di segnare. Nonostante i primi minuti sofferti, l’abbiamo preparata bene ed eravamo convinti fin dall’inizio di passare il turno».
I complimenti di Andrea vanno ovviamente alla Fiorentina, che al Franchi ha fatto vedere un ottimo calcio. «Lo sapevamo. Da quando siamo usciti dalla Champions l’obiettivo era fare bene in Europa League e in campionato. Bene così».
Proprio come per Alessio, anche per il fenomeno del centrocampo bianconero arriva la domanda sull’imminente sorteggio dei quarti di Europa League. E, proprio come Alessio, anche Pirlo preferisce non pensarci, sapendo che questa Juve può battere chiunque – soprattutto quando gli avversari hanno l'avventatezza di concedergli il palcoscenico proprio sulla sua zolla preferita.
«Preferenze per il sorteggio? No, ora ci godiamo questa vittoria quando sarà il momento penseremo alla prossima partita».