Play-off Serie C | Carrarese-Juventus Next Gen, l'intervista a Luis Hasa

Con trentanove gare disputate, su quarantasei totali affrontate dalla Next Gen, Luis Hasa è uno dei giocatori più utilizzati da Massimo Brambilla nel corso di questa stagione.

Siamo partiti proprio da un bilancio di questa stagione, a livello personale, con il nostro numero 7, prima di spostare l'attenzione su altre tematiche, una su tutte la gara di domani contro la Carrarese (sabato 25 maggio, ndr).

UNA STAGIONE POSITIVA

«Sono contento, penso di essere cresciuto molto quest'anno – specialmente nel ricoprire il ruolo di centrocampista in un centrocampo a due – e non era scontato arrivando da un campionato pressochè di pari età come quello Primavera. Il calcio professionistico, ovviamente, è diverso perchè ti trovi ad affrontare giocatori decisamente più esperti di te, ma è stato altamente formativo e stimolante. Forse avrei potuto segnare un po' di più (ride, ndr), ma nel complesso sono soddisfatto e se il bilancio è positivo devo ringraziare, oltre al Mister, anche i miei compagni perchè mi hanno aiutato molto in questi mesi».

IL RAPPORTO CON MASSIMO BRAMBILLA

«Il Mister mi ha aiutato molto, sotto tanti aspetti. A livello di campo mi ha spiegato in quali zone cercare di giocare il pallone con più o meno tocchi e per me le sue indicazioni sono state molto preziose, perchè sono sempre stato un giocatore a cui piaceva tenere tanto il pallone tra i piedi (ride, ndr), di conseguenza lavorare con lui mi è servito per migliorare su questo aspetto. Devo dire, in ogni caso, che il Mister mi lascia sempre molto libertà in qualsiasi zona del campo e per me è molto importante potermi muovere tanto, su più fronti, nel corso della partita. Nel complesso posso dire di essere migliorato tanto grazie al suo aiuto e il mio pensiero è lo stesso dei miei compagni».

LA CARRARESE

«Giocheremo contro una grande squadra. Noi, però, siamo un gruppo unito, che è cresciuto molto in questi mesi e sta compiendo un grande percorso. Siamo tutti molto tranquilli perchè sappiamo di essere, appunto, un grande gruppo. Noi avremo a disposizione soltanto un risultato (la vittoria, ndr), di conseguenza penso che loro cercheranno di tenere il più possibile il pallone tra i piedi e quando non ce lo avranno si chiuderanno cercando di lasciarci pochi spazi. Noi cercheremo di giocare come sempre, evitando di partire con l'idea che avremo soltanto un risultato a disposizione. Affronteremo questa partita con tranquillità, anche perchè sarà lunga la gara, avremo tempo e saranno importanti i dettagli. Dobbiamo credere fortemente nella possibilità di passare il turno perchè siamo stati un gruppo grandioso fino a questo momento, coeso e determinato. A prescindere da come andrà questa gara, però, mi sento di dire che dobbiamo essere orgogliosi del nostro cammino».

LUIS, DALL'ATTIVITÀ DI BASE AL PROFESSIONISMO

«Sono arrivato alla Juventus quando avevo otto anni, dodici anni fa. Quando ho iniziato questo percorso in bianconero non ho pensato, onestamente, a dove sarei potuto arrivare. Ho pensato semplicemente a giocare, a divertirmi. Poi, crescendo, sono arrivate tante soddisfazioni. Ogni anno che passava mi accorgevo dei miglioramenti e notavo che il livello si alzava sempre di più. Quest'anno l'ho passata stabilmente in Next Gen, ho vissuto e sto vivendo una grande esperienza. In questa stagione ho anche avuto la possibilità di condividere lo spogliatoio con tanti grandi campioni quando sono stato convocato in Prima Squadra. Era la sera dei quarti di finale di Coppa Italia, contro il Frosinone. Non dimenticherò mai quei momenti, estremamente emozionanti. Fino a oggi posso ritenermi soddisfatto del mio percorso alla Juventus e guardo al futuro con entusiasmo».