Da Parma a Parma. Adrien Rabiot ha saputo aspettare, ha lavorato su sé stesso, pazientato, e si è giocato al meglio le sue carte quando chiamato in causa. La calma, d'altronde, è la virtù dei forti: «In sei mesi sono cambiate tante cose - ha spiegato ai microfoni di Sky -, ora voglio continuare così. Ho dovuto ritrovare la condizione migliore, fisicamente non è stato facile, ma ora posso dire che va meglio e mi sento bene».
Anche grazie a Matuidi, amico prezioso: «Sono molto legato a Blaise, abbiamo giocato cinque anni insieme e mi ha dato tanti consigli, aiutandomi molto. Devo dire che la squadra in generale è comunque composta da bravi ragazzi sempre pronti ad aiutarti».
La crescita e il miglioramento passano, ovviamente, dal campo, anche cambiando zona: «Mi trovo meglio a sinistra perché sono mancino, ma mi piace anche giocare a destra perché in certe situazioni posso ritrovarmi sul mio piede quando rientro. Tecnicamente con il pallone, poi, è la stessa cosa: bisogna sempre creare un collegamento tra attacco e difesa».
Adrien punta anche a seguire la tradizione dei francesi in maglia bianconera: «Mi sarebbe piaciuto molto allenarmi con grandi campioni come Zidane o Deschamps, la Juve ha una piccola parte della sua storia che parla francese ed è molto bello e spero di essere all'altezza. Mi trovo bene anche a Torino».
La concorrenza non fa paura: «Più le altre squadre diventano forti, più il campionato si evolve e questo ti porta a migliorare sempre ed essere costante. Per noi è positivo affrontare rivali forti in campionato quest'anno».