Sala Stampa | Le interviste dopo Juve-Inter

MASSIMILIANO ALLEGRI

«Abbiamo fatto una bella prestazione: non era semplice, erano tre anni che la Juventus non giocava un match così importante con il palio il primo posto in classifica, non è stato facile per tutto il gruppo - me compreso, erano quattro anni e mezzo che non ero in panchina in una partita così. Venerdì andiamo a Monza, una squadra che lo scorso scorso ci ha portato via sei punti e contro cui non abbiamo segnato - sarà una gara complicata. Abbiamo preso un gol che si poteva evitare, cinque minuti dopo essere passati in vantaggio. Potevamo fare meglio in quella situazione, ma l’Inter quando ha campo aperto - come ha dimostrato anche nel derby - hanno grande tecnica e nello spazio hanno facilità nel fare grandi giocate.Avevamo lavorato su quel tipo di palloni, ma è stato bravo Lautaro. L’obiettivo è quello di conquistare uno dei primi quattro posti in classifica, con questo pareggio manteniamo i nove punti di margine sulla quinta e la partita di oggi è stata una buona partita: l’Inter aspettava il nostro errore e noi ci siamo dimostrati maturi. Vlahovic ha fatto la miglior partita da quando è arrivato alla Juventus, a livello tecnico e a prescindere dal gol. È riuscito a imporsi, sono molto contento e nonostante mancasse il gol da due mesi ha sempre dato tutto. A livello psicologico restare a due punti dall’Inter è un bel traguardo, ci dà una consapevolezza diversa».

ADRIEN RABIOT

«È un buon risultato, ovviamente volevamo vincere ma abbiamo giocato contro una squadra difficile da affrontare. Siamo quasi a metà campionato e quindi non è ancora una sfida decisiva. Sul gol subito siamo usciti un po’ troppo in pressione e l’Inter è riuscita a verticalizzare rapidamente: sappiamo che loro sono forti in attacco, ma il nostro è un buon punto. La rete di Dusan è importante per dargli fiducia, è un grande giocatore e abbiamo bisogno del suo contributo: Vlahovic e Chiesa hanno un ottimo feeling in campo e sono felice per la loro prestazione. Cerco sempre di darmi delle motivazioni in ogni situazione, sia quando segniamo che quando sbaglio un passaggio. Siamo dei campioni, lo sappiamo, ma l’errore può capitare. Nel secondo tempo la partita è rimasta molto in equilibrio, ci sta non aver avuto grandi occasioni: ora pensiamo a fare meglio già dalla prossima gara».

HANS NICOLUSSI CAVIGLIA

«Ho scoperto oggi di essere titolare, ma ho lavorato tanto per vivere questi momenti e mi sono fatto trovare pronto: è stata una sfida che ho affrontata con le mie caratteristiche. Mister Allegri mi ha chiesto di lavorare in fase di non possesso per oscurare le due punte dell'Inter e quando avevamo la palla di cercare spazio per liberarmi, anche se sono riuscito a toccare meno palloni del previsto. Andrea Barzagli per me è stato un esempio nei fatti, guardare il modo in cui si allenava è un’esperienza speciale: ora in gruppo abbiamo Danilo, Rabiot, ma in generale tutti hanno un grande atteggiamento e un ottimo approccio. Come caratteristiche tecniche posso ricoprire vari ruoli: oggi ho fatto il play in un centrocampo a tre, ma posso giocare come mezzala o eventualmente in un centrocampo a due. Non sono riuscito ad avere occasione di calciare in porta, che è uno dei punti di forza del mio gioco: spero di poter mettere in mostra anche queste qualità nelle prossime partite».