3 settembre 1989.
Ogni anno, fa male come quella domenica.
Una domenica di pioggia, in Polonia.
Una domenica che si portò via Gaetano Scirea, quel giorno lontano da casa per visionare l’avversario che attendeva la Juventus in Coppa UEFA, il Gornik Zabrze.
Se ne andò non solo un campione, un difensore eccezionale, un uomo di statura incredibile.
Quel giorno, in Polonia, se ne andò una parte di noi. Perché Gai era una parte di noi, rappresentava tutti i nostri valori, e portava in campo un esempio di educazione, classe, sportività e umanità.
Gai era parte di noi. Era tutti noi.
E lo è ancora: per questo, oggi, come sempre, ci stringiamo insieme alla famiglia Scirea, nel ricordo di un uomo unico.