Simone Guerra verso Juventus Next Gen-Olbia

La Juventus Next Gen, dopo il pareggio in trasferta sul campo del Gubbio nel turno infrasettimanale valevole per la decima giornata di Serie C, è attesa da una nuova sfida.

I bianconeri, domenica 29 ottobre alle ore 14:00, ospitano l'Olbia che arriva al "Giuseppe Moccagatta" di Alessandria dopo il successo in rimonta contro la Fermana (2-1).

La squadra di Massimo Brambilla, invece, è reduce dal pareggio per 1-1 sul difficile campo del Gubbio. Un pareggio, però, un po' amaro per la Next Gen che ha giocato nei minuti finali della prima frazione e - di fatto - per tutto il secondo tempo in superiorità numerica, ma non è bastato per portare a casa i tre punti.

In vista del prossimo appuntamento di campionato ha parlato l'autore del gol del momentaneo 0-1 in Umbria, Simone Guerra. L'esperto attaccante classe '89 ha toccato più tematiche, dai risultati ottenuti fino a questo momento alla lungimiranza del progetto Next Gen e delle Seconde Squadre in generale.

IL CAMMINO IN CAMPIONATO

«Penso che, sicuramente, qualche punto in più in classifica lo avremmo meritato perchè le nostre prestazioni sono state sempre all'altezza di quelle dei nostri avversari. Secondo me soltanto il Pescara, all'esordio, ci è stato superiore, ma soltanto nel primo tempo. Nelle altre partite ce la siamo sempre giocata alla pari contro squadre più esperte rispetto alla nostra e con giocatori che hanno militato in carriera in categorie superiori alla Serie C. Troppo spesso i match che abbiamo disputato in questo inizio di stagione sono stati decisi da episodi e da dettagli ed è proprio su questi aspetti che siamo chiamati a migliorare, già a partire dalla sfida contro l'Olbia».

IL RUOLO DI "CHIOCCIA"

«Il lavoro con i giovani l'ho sempre fatto anche nelle altre squadre nelle quali ho giocato ed è un ruolo di responsabilità che mi piace molto. Sono stato giovane anche io a mia volta e ho imparato tanto dai compagni più esperti e adesso, che il ruolo si è ribaltato, cerco di dare il massimo per aiutare questi ragazzi ad affacciarsi con la giusta determinazione e mentalità nel mondo del professionismo. È un ruolo che, come ho già detto, mi piace molto perchè mi permette di imparare ogni giorno interfacciandomi con compagni davvero molto giovani. Alcuni di loro provengono anche dall'estero ed è bello confrontarsi con culture e modi di pensare differenti. Non è un ruolo semplice, ma è una sfida che ho accettato dal primo giorno in cui sono arrivato a Vinovo».

IL MOMENTO DI FORMA, INDIVIDUALE E DEL GRUPPO

«Io mi sento bene, ma in generale tutta la squadra sta bene. Come ho già detto non sono mai mancate le prestazioni, sono stati gli episodi a condizionare alcune partite e a farci lasciare qualche punto per strada. Ora, però, dobbiamo soltanto guardare avanti perchè ci attende già una nuova sfida e sarà difficile come tutte le altre. Sarà fondamentale fare punti, lo sappiamo, ma sotto questo punto di vista sono tranquillo perchè ho visto tutti i miei compagni molto determinati».

L'OLBIA

«Venendo alla prossima partita che ci attende, contro l'Olbia sono sicuro che sarà una gara tosta. Loro sono più o meno a metà classifica, arrivano da una vittoria e cercheranno di metterci in difficoltà. Noi, però, abbiamo tutte le carte in regola per giocare la nostra gara, siamo in casa e di conseguenza sarà fondamentale imporre il nostro gioco per ottenere un risultato positivo».

I COMPAGNI DI REPARTO

«Qui alla Juventus il livello è molto alto. I miei compagni di reparto, ma in generale tutti i giocatori della rosa, sono tecnicamente molto forti perchè la maggior parte di loro arriva da un Settore Giovanile, quello della Juventus, di altissimo livello ed è normale che abbiano una marcia in più rispetto a tantissimi ragazzi della loro età. Li vedo orientati a un futuro calcistico importante, sono molto ambiziosi».

IL PROGETTO SECONDE SQUADRE

«Potersi formare in una Seconda Squadra, facendo esperienza, non ha prezzo. Penso che, sotto questo punto di vista, i miei compagni siano molto fortunati e sono consapevoli di ciò. Non è da tutti giocare nella Seconda Squadra della Juventus, per di più in un campionato professionistico e sotto la supervisione della Società. Approcciarsi al professionismo da giocatore della Next Gen, provenendo dal Settore Giovanile bianconero, permette a questi ragazzi di potersi esprimere in un contesto estremamente valido e soprattutto nel Club nel quale sono cresciuti ed è un'esperienza totalmente differente rispetto al giocare in prestito in un'altra realtà. Il progetto Next Gen è un progetto innovativo e lungimirante e il Club sta già raccogliendo i primi frutti, basti pensare ai diversi giocatori ormai stabilmente in Prima Squadra».