Cuore, corsa, gioco e gol, ma non basta.
La Juve saluta l'Europa League a un passo da Budapest, accarezza dopo il gol di Vlahovic la qualificazione ma perde ai supplementari. Una bella, bellissima semifinale, giocata al massimo dalle due squadre, ma terribilmente amara per i bianconeri.
INIZIO ROSSO
Se ci si aspettava un Siviglia arrembante a inizio gara, trascinato dall'atmosfera del suo stadio, la realtà conferma le attese. Gli andalusi partono forte, molto forte: non arrivano tiri dalle parti di Szczesny, ma nei primi dieci minuti la Juve fatica a prendere le contromisure e di fatto non esce mai dalla sua metà campo.
FIAMMATA JUVE
La prima occasione, però, è bianconera ed è clamorosa: al 14' Gatti si traveste (ancora) da attaccante, piomba sul corner battuto da destra da Fagioli e la gira di testa, obbligando Bounou a un intervento che, vista la distanza, ha del miracoloso.
Scampato il pericolo, verso metà frazione, il Siviglia ritorna ad alzare i ritmi e al 22' la parata di Szczesny è surreale su Ocampos, che in tuffo di testa la mette in uno spicchio di porta in cui solo Tek può arrivare, togliendo la palla dalla rete per una questione di centimetri.
La partita si stappa, la Juve ha un'altra clamorosa occasione per Di Maria, trovato da una verticalizzazione perfetta di Rabiot: il Fideo potrebbe metterla in mezzo per Kean, tutto solo, ma cerca un improbabile "scavetto" che non trova la porta.
CHE BELLA SEMIFINALE
Il primo tempo di questa partita è da applausi, da entrambe le parti: a cavallo della mezz'ora il Siviglia porta altri squilli dalle parti dell'area bianconera, con Acuña che fa volare Tek, con Rakitic che spara alto da buona posizione e con Ocampos che chiama ancora l'estremo bianconero alla respinta di pugni. Ma La Juve c'è, eccome, se è vero che Kean con un diagonale da destra rasoterra colpisce il palo opposto della porta di Bounou.
E se è vero che i bianconeri vanno anche in gol. Locatelli, dopo l'uscita di Fagioli, vittima di un incidente serio, prende possesso della mezzala e va via a destra, mettendo in mezzo per Rabiot che scarica in porta. Loca, però, al momento di partire, è in off side, seppur non di molto. E' l'ultimo sussulto di un primo tempo davvero da applausi, da una parte e dall'altra.
SECONDO TEMPO E SI RIPARTE...
...Proprio come era terminato il primo: a viso aperto, da una parte e dall'altra. E allora, se Szczesny deve intervenire in almeno tre occasioni nei primi 7 minuti a sbrogliare azioni offensive del Siviglia, dall'altra parte cerca una bella azione personale Rabiot, che va al tiro dal limite ma para Bounou.
QUESTIONE DI CENTIMETRI
Ancora tanta Juve nel secondo tempo: per due volte i bianconeri sfiorano il montante della porta andalusa, prima con Rabiot al 49', che lanciato da una bella palla pulita da Kean scarica un rasoterra a incrociare da destra, poi con Bremer che al 58' non trova il gol, stavolta di testa, e sempre per un niente.
DUSAN E SUSO, DOPPIO FLASH
Al 63' entrano Chiesa e Vlahovic: a Dusan servono esattamente 60 secondi per bucare la porta del Siviglia, con un delizioso pallonetto che neutralizza l'uscita di Bounou. La gioia bianconera dura però poco: la Juve perde una palla sanguinosa sulla difensiva, Suso ha buon gioco per cercare la conclusione. Il fatto è che ne esce un tiro imparabile, nel sette, per Szczesny. Tutto da rifare.
Dopo il gol, il Siviglia spinge forte nell'ultima fase del secondo tempo, ma Szczesny è in una di quelle serate in cui si ci può solo alzare in piedi ed applaudire: di piede, su Gil, volando, su Suso e poi ancora su un colpo di testa di En-Nesyri. Sono le parate che blindano la porta bianconera e mandano, di fatto, le squadre ai supplementari.
EXTRA-TIME FATALI
I supplementari sono il momento in cui la Juve saluta Budapest; eppure l'inizio è buono, con Vlahovic e Chiesa e provarci, ottenendo la risposta del portiere andaluso: sul rovesciamento di fronte, Lamela è troppo libero di colpire di testa su cross dalla sinistra e il Siviglia segna il gol decisivo.
Di fatto, questo è l'episodio che chiude il match: la Juve si riversa in avanti, spinta più dai nervi che dalla lucidità, ma visto il momento e la stanchezza è anche normale. Il Siviglia resta in dieci ma resiste, il forcing bianconero dura molto a lungo ma non porta frutti.
I bianconeri salutano l'Europa League al termine, comunque, di una semifinale da applausi.
IL TABELLINO
Siviglia - Juventus 2-1 d.t.s.
Marcatori: 20' st Vlahovic (J), 26' st Suso (S), 5' pts Lamela (S)
Siviglia: Bounou; Navas (1' sts Gomez), Badé, Gudelj, Acuna; Fernando, Rakitic; Ocampos (25' st Lamela), Torres (17' st Suso (12' sts Rekik)), Gil (10' pts Montiel); En Nesyri. A disp.: Dmitrovic, Flores, Telles, Mir, Hormigo, Bueno. All.: Mendilibar
Juventus: Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (1' sts Milik), Fagioli (40' Paredes), Locatelli (41' st Miretti), Rabiot, Iling jr (41' st Kostic); Di Maria (18' st Chiesa), Kean (18' st Vlahovic). A disp.: Pinsoglio, Perin, Alex Sandro, Rugani, Barbieri. All.: Allegri
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Ammoniti: Suso (S); Kean, Danilo, Paredes (J)
Espulsi: 10' sts Acuna (S)