«Sarà una lotta a due? Al momento sembrerebbe di sì». Marco Storari ha pochi dubbi: il campionato sta acquisendo una sua precisa fisionomia e il duello, anche se si sono giocate solo sei partite, sembra ristretto a Juventus e Roma: «Sono le squadre più competitive – spiega il portiere ai microfoni di Jtv – Noi veniamo da tre scudetti consecutivi e loro, che ci avevano già dato fastidio lo scorso anno, si sono rinforzati. Abbiamo già staccato le altre e credo che alla fine saremo noi a giocarci il campionato. Mi auguro però che qualche altra squadra riesca a riprendersi e a inserirsi nella lotta scudetto, il Napoli, che è partito con il piede sbagliato, o l'Inter e il Milan... Sarebbe un bene per il torneo».
In effetti per ora Juve e Roma sembrano avere una marcia in più e anche l'ultima sfida conferma quanto il duello sia equilibrato: «E' stata una gara diversa da quella dello scorso anno, proprio perché loro sono cresciuti parecchio. Una bella partita, molto difficile e siamo felici di averla vinta».
Lo Stadium, ancora una volta, ha dato una mano alla squadra: «Da quando è stato inaugurato, ci ha fatto fare il salto di qualità. Non è solo bello, ma è sempre pieno e incute timore agli avversari».
Dalla stretta attualità, al passato, per quanto recente. Storari individua nel primo scudetto il momento più bello e importante vissuto finora alla Juventus, «ma anche l'anno precedente, che fu il mio primo in bianconero. Certo, il settimo posto finale fu un fallimento, però la stagione successiva, pur partendo in sordina, vincemmo il campionato e fu una grandissima gioia». La parata che ricorda con maggior piacere è invece «il rigore parato a Verona contro il Chievo. Non servì a vincere, perché pareggiammo, ma fu una bella soddisfazione».
Tornando al presente, Marco parla dell'impatto avuto da Allegri sulla squadra: «L'addio di Conte è stato un colpo per tutti, perché non ce lo aspettavamo, ma al suo posto è arrivato un ottimo tecnico ed è grazie a lui se abbiamo reagito così bene. E' un allenatore bravo, che ha già vinto in carriera ed è molto intelligente. E' anche per questo che siamo partiti così bene».
Per i portieri bianconeri il cambio di guida tecnica è stato più dolce, visto che continuano a lavorare con Claudio Filippi, «un numero uno – sottolinea Storari – Quello di preparatore dei portieri non è un ruolo semplice, perché sono tanti gli aspetti da curare e lui è molto preparato. Io ho lavorato con tanti preparatori in carriera e credo che Filippi sia davvero uno dei migliori in assoluto».
Infine, un pensiero alla Champions: «Vogliamo andare avanti il più possibile. La squadra è pronta e cercheremo di onorare al meglio la competizione».