Un campionato irripetibile quello del 2013-14. Per la prima volta dal dopoguerra, la Juventus ottiene il terzo scudetto consecutivo. E a rendere ancora più storica l'impresa c'è il raggiungimento di un record del calcio italiano, 102 punti, un obiettivo destinato a durare nel tempo.
LA PRIMA DELL'APACHE
C'è una grande novità in casa Juve ai nastri di partenza della nuova stagione. Dall'Inghilterra è arrivato l'argentino Carlos Tevez. Un campione dotato di una voglia di vincere senza eguali. Per capirlo basta la gara d'esordio: a Genova è suo il gol che permette alla Juve di sconfiggere la Sampdoria.
DUE POKER SERVITI
La Juve dei record non può che spiegarsi così, con un abbraccio collettivo. Questa è la celebrazione per il gol di Arturo Vidal che apre la sfida con la Lazio, risolta con 4 gol. Particolare non da poco: il debutto in casa ripropone la stessa quantità di reti siglata in Supercoppa pochi giorni prima, sempre contro i biancocelesti.
UN'ISTANTANEA DEL FUTURO
Derby d'andata, in casa Toro prevale la Juve con rete di Paul Pogba. Antonio Conte esulta rivolto ai suoi tifosi, sullo sfondo si intuisce la delusione di Gian Piero Ventura. Un'immagine perfetta per illustrare insieme il verdetto della stracittadina ma anche il futuro della Nazionale azzurra, destinata a un ottimo Europeo con l'ex bianconero come Ct e a una clamorosa mancata partecipazione ai Mondiali con l'ex granata.
PAR CONDICIO
Nei big-match d'andata la Juve mostra una netta differenza contro avversari che pure stanno facendo bene e si candidano a essere i più strenui concorrenti nella corsa al titolo. Sia il Napoli che la Roma subiscono un inequivocabile 3-0 a Torino, pur presentandosi con la credibilità regalata da un'ottima classifica.
IL RITORNO DI UN GRANDE CLASSICO
Il primo gol ufficiale visto allo Stadium l'11 settembre 2011 nasce da un lancio di Andrea Pirlo finalizzato dall'arrivo puntuale di Stephan Lichtseiner a concludere in rete. Le cose belle non passano mai di moda, semmai si impreziosiscono. Due campionati dopo, in Juventus-Inter, si ripete la scena della gara con il Parma, ma stavolta lo svizzero colpisce di testa invece che di piede.
EN-PLEIN
Non si raccolgono 102 punti senza l'obiettivo della perfezione. Lo si vede quando si scende in campo davanti al proprio pubblico: la Juve conquista l'intera posta sempre, 19 gare su 19. E contro le squadre della parte destra della classifica non lascia neanche un punto, 60 su 60. A definire tutto questo pazzesco si corre il rischio di fare la parte dei moderati...