Una festa meritata, da godersi insieme, e da vivere fino all’ultimo, al termine di una stagione travolgente. «E’ vero, siamo stati bravi a farla sembrare facile, ma non lo è stata – Parole di Wojciech Szczesny, rientrato dal terreno di gioco, diventato teatro della celebrazione #W8NDERFUL – Una cosa è essere i più forti, altro è trionfare sul campo. Siamo stati bravi a vincere gli scontri diretti e le gare importanti, e arrivare a 10 giornate dalla fine con 20 punti di vantaggio. Per questo oggi siamo felici di alzare la Coppa».
Un pensiero a Barzagli e Allegri: «Barza è stato un giocatore pazzesco, credo che nella storia del calcio siano pochi i difensori come Andrea. Anche come compagno di squadra, come uomo, era sempre un esempio. Sono sicuro che rimarrà sempre nostro amico e lo vedremo tanto alla Continassa». E poi: «Allegri? In questi cinque anni è stato un perfetto per la Juve. Sa gestire il gruppo in modo perfetto con una grande esperienza e così non ha mai perso lo scudetto, complimenti a lui, gli vogliamo bene e gli facciamo grandi auguri per il futuro».
Un voto alla stagione? «Sarebbe 10 se avessimo vinto la Champions, voglio darmi un bel 10 il prossimo anno, allora…»
La Roma di Di Francesco e la Roma di Ranieri: difficilmente, pur con i tanti cambi di tecnici che caratterizzano il nostro campionato, ci si trova di fronte a una squadra che nella prima parte di stagione differisce così tanto dalla seconda per impostazione di gioco da parte dell'allenatore. Di Francesco e Ranieri sono diversi soprattutto su due punti (nonostante il sistema di gioco, il 4 2 3 1 sia stato utilizzato da entrambi): pressing alto da parte dell'ex mister del Sassuolo, difesa bassa da parte dell'attuale tecnico giallorosso; costruzione da dietro e uscita palla al piede da parte di Di Francesco e lancio lungo a cercare le punte per quanto riguarda Ranieri.
Nella gara d'andata la Roma ha messo in difficoltà la squadra di Allegri nei primi minuti cercando con attaccanti e centrocampisti, ma anche con l'alzarsi dei terzini, di inibire la costruzione del gioco della Juventus che infatti quel poco che ha concesso ai giallorossi lo ha fatto proprio da situazioni di palla persa davanti ai propri sedici metri.
Di contro però la stessa Juventus è riuscita non solo ad impensierire ma anche a trovare il gol vittoria sfruttando la volontà della squadra ospite di costruire da dietro anche se pressata. Molti palloni sono stati persi dai giallorossi e la Juventus con maggior cinismo è riuscita a sfruttare una di questi segnando il gol della vittoria, ma altre avrebbero potuto essere le possibilità di fare gol, sempre partendo da un recupero alto e arrivando così velocemente al tiro.