E sono 21 in stagione, 19 in campionato. Carlos Tevez non si ferma più. Anche a Reggio Emilia l'Apache ha timbrato il cartellino, firmando il gol del momentaneo pareggio, ma certo non fermandosi alla rete. Basti dire che il raddoppio di Marchisio nasce proprio dalla giocata di Carlitos, guerriero mai dono che è andato a recuperare il pallone in scivolata per servirlo a Pirlo, dai cui piedi è partito l'assist vincente. Del resto le preferenze di Tevez sono chiare: «Per me non è importante segnare, solo che la squadra giochi bene e che vinca. La classifica dei cannonieri? Preferisco lo scudetto. Questo mi dà emozione. Ci siamo vicini, ma non è ancora vinto».
Il rendimento di Carlos è sempre stato superlativo, ma in questo finale di stagione l'Apache sembra giocare con una naturalezza ancora maggiore: «Il problema era al ginocchio, sentivo un po' di dolore, ma ora sto bene». Ora si pensa al Benfica e all'Europa League. Nella gara di andata Tevez ha posto fine al digiuno nelle coppe che durava dal 2009, ma «per me non è cambiato nulla. Ho sempre cercato di segnare e di aiutare la squadra». E con 21 gol, una bella mano finora gliel'ha data...