Sabato pomeriggio importante per la Juve, e per la città: alle 18 all’Olimpico Grande Torino va in scena il Derby. Una partita speciale, dunque, anche (e non è poco) per gli obiettivi stagionali dei bianconeri
Centrare la Champions
«Sarà una partita importante per tutti noi - ha sottolineato il tecnico bianconero – anche perché la Champions è fondamentale per la Juve, sia a livello di immagine che economico. Non possiamo stare due anni fuori dalla massima competizione europea, quindi adesso iniziano 35/40 giorni fondamentali, in cui i punti pesano e in cui dobbiamo desiderare le vittorie, per raggiungere i nostri obiettivi. E’ bello arrivare a questo punto della stagione, l’adrenalina sale».
Valorizzare i giovani ed essere ambiziosi
«In questi anni è stato fatto un grande lavoro per inserire giovani in rosa, e proseguirà nel futuro. Le critiche? Le ascolto sempre e ne prendo spunto, se costruttive, sono sempre ben accette: so che possiamo migliorare e lavoriamo per farlo».
E poi: «Le italiane stanno facendo bene in Europa, e non solo in questa stagione; dobbiamo essere fiduciosi e continuare a lavorare per migliorare. Noi il prossimo anno vogliamo essere in Champions, è un fattore che in un club fa la differenza»
L’atmosfera in gruppo
«Vincere aiuta: era importante il successo con la Fiorentina, in uno scontro diretto, per uscire da questo momento: dobbiamo dare continuità, il Torino non sarà un avversario facile e ha i suoi obiettivi, le squadre di Juric danno tanta pressione. Io? Sono onorato di essere avvicinato a un tecnico leggendario quanto a vittorie nel Derby; quanto a domani, ho due dubbi che devo ancora sciogliere: Kostic o Iling a sinistra e Cambiaso o Weah a destra»