Vinovo, day-after. Il giorno dopo il negativo risultato del Vicente Calderon, torna a parlare il Chiello in esclusiva ai microfoni di Sky Sport per analizzare a mente fredda gli aspetti negativi e positivi dell’ultima prestazione juventina di Champions.
Il risultato è una lunga disamina tecnico-tattica sul match di Madrid, sull’accresciuta maturità della squadra e – immancabilmente –sul prossimo avversario di livello sulla strada della Signora, ovvero la Roma, che procede gomito a gomito con la Juve in campionato dal primo minuto della prima giornata.
«Di ieri sera c’è di negativo il risultato, ma credo che abbiamo fatto nel complesso una buona partita», ha esordito il difensore toscano. «Ci aspettavamo questo atteggiamento da parte dell’Atletico, e sapevamo come sarebbe stata la partita. Abbiamo cercato di portarla il meno possibile sulla bagarre e sulla confusione, che poi diventa la loro forza soprattutto in casa e in situazione di mischia, cercando di non prendere ripartenze su palle forzate ma di aprire il gioco e trovare giocatori tra le linee e sfruttare questo».
«Abbiamo fatto bene la fase di possesso palla e la fase difensiva nel non farli ripartire», ha continuato, «ma non abbiamo trovato molti spazi nei nostri giocatori migliori per sfruttare al meglio le occasioni. Ma è stata una partita che abbiamo gestito da grande squadra, e fosse finita 0-0 sarebbe stata sicuramente una prova positiva»
La domanda che molti commentatori si sono posti è perché la Signora non è stata in grado di creare occasioni da rete per mettere in seria difficoltà i padroni di casa, capitalizzando pertanto l’ottimo palleggio mostrato in campo. «Alla fine è stata una partita molto maschia, in cui nessuna delle due squadre ha creato delle occasioni. Era una gara che in quel momento si avviava verso lo 0-0, e dovevamo essere più attenti in occasione del gol a farla finire così».
«Abbiamo avuto qualche situazione timida, come loro, e a volte sta anche lì il punto, ovvero sbloccarla come poteva succedere sul tiro di Pogba nel primo tempo. A loro è capitato così, e contro squadre del genere diventa anche difficile recuperarla».
Insomma, ha continuato Chiellini, abbiamo passato l’esame, «ma non a pieni voti come avremmo voluto».
«C’è tuttavia la consapevolezza di essere cresciuti, ed usciamo da questa trasferta rinforzati».
Archiviata la sconfitta, non resta quindi che voltare pagina, e quale stimolo migliore dell’ospitare l’altra capolista della classifica allo Stadium, ovvero la Roma di Garcia. «La nostra forza è quella di valutare gli aspetti positivi e negativi in ogni prestazione, per affrontare la partita successiva nel migliore dei modi. Domenica sarà una sfida importante, si affrontano le squadre più forti d’Italia»
«Siamo pronti per affrontare la Roma, e la Roma non è solo Totti. C’è massimo rispetto: i giallorossi hanno una rosa di qualità, con giocatori importanti. E’ una partita non ancora decisiva perché siamo solo all’inizio. Detto questo è chiaro che ci teniamo a ben figurare: siamo partite entrambe bene in campionato, e sarà una partita equilibrata dove gli episodi saranno decisivi».
Il match si annuncia completamente diverso da quello bloccato e agonisticamente nervoso visto al Calderon. «Domenica la partita sarà totalmente diversa: Atletico e Roma hanno caratteristiche quasi opposte. Faremo una partita cercando di limitare i loro campioni e metterli in difficoltà sapendo che abbiamo le armi per farlo».
Consapevoli, soprattutto, di essere più forti rispetto agli anni passati. «Sono arrivati giocatori che hanno alzato il livello della rosa, e questo si unisce alla crescita dei singoli. Ci affacciamo ad un calcio sempre più prestigioso, vogliamo riconfermarci in Italia e sperare di fare qualcosa più importante a livello europeo».