Dopo i commenti a caldo dalla pancia dello Stadio Olimpico, questa mattina i bianconeri hanno ripreso i lavori per la sfida contro l’altra squadra della Capitale, la Roma, attesa domenica sera per il posticipo di Serie A. Tra coloro che non hanno partecipato alla seduta in campo in quanto impegnati nel lavoro di scarico in palestra c’era Simone Zaza, che ieri sera dal primo minuto fino all’istante della sua sostituzione non si è risparmiato, ricevendo gli elogi di mister Allegri a fine gara. Proprio lui, prima di lasciare il centro sportivo, si è accomodato negli studi di JTv per una chiacchierata retrospettiva sulla serata di Coppa Italia. Ma non solo.
«Sono molto contento per questa vittoria: siamo in semifinale, e per me è la prima volta [tuttavia Simo è stato squalificato dal Giudice Sportivo per l'ammonizione ricevuta, n.d.r.]. La gara è stata molto difficile, e siamo stati bravi a prepararla bene. Alla fine siamo riusciti ad espugnare l’Olimpico», sono state le parole di Simone al canale tematico bianconero.
Una prestazione di grande sostanza, la sua, condita da quattro tiri verso la porta di Berisha. A lui – che ha la media realizzativa più alta in rapporto ai minuti giocati nella Juve – va il merito di aver propiziato il vantaggio bianconero colpendo quello stesso palo che, qualche mese fa, aveva condannato Djordjevic in finale di Coppa Italia (e che anche stavolta ha redento la Juve). L’uscita tra gli applausi dei sostenitori bianconeri, anche sui social network, è la logica conseguenza.
Cosa vuole di più, l’attaccante lucano tutto generosità e grinta? «E’ mancato solo il gol, ieri sera, soprattutto per miei demeriti», ha confessato. «Avrei potuto sfruttare meglio le occasioni in cui sono arrivato poco lucido, ma l’importante era vincere e l’abbiamo fatto».
«Non penso ci sia un segreto particolare per essere decisivo», ha continuato. «Ho lavorato bene in questi mesi e ho imparato tanto dagli altri miei compagni. È normale avere momenti di difficoltà approdando per la prima volta in un grande squadra, ma spero di fare sempre meglio».
La sua progressiva crescita è anche merito del mister, che ogni giorno dispensa lui molti consigli, «più di uno», anche se quello più frequente è «di stare calmo». Solo così si possono sfruttare le occasioni concesse alla grande, come Zaza ha fatto finora mettendo nel sacco sette reti.
«La mia preferita? Sono tutte importanti perché segnate con la maglia della Juve. La più emozionante è stata forse quella col Siviglia, in Champions, il mio primo gol in Europa. Ma anche la doppietta col Torino è stata proprio bella».
E a proposito del campionato, visto che ormai dietro l’angolo c’è la partita contro la Roma di Spalletti, ecco l’analisi di Simone sul momento di svolta della stagione e sull’approccio bianconero al prossimo duello dello Stadium.
«Dopo il Sassuolo è successo un cambio non tanto di mentalità, quanto di fame. Davvero non avevo capito cosa significasse giocare qui, e come me tanti giovani. In quel momento è cambiata la stagione della Juve, e ora siamo totalmente un’altra squadra. La qualità è sempre quella, ma è cambiato l’approccio».
La Roma, ha concluso, «è sicuramente una delle squadre più forti del campionato: hanno sempre combattuto e c’è stata una grande rivalità con la Juve, soprattutto in questi anni. Avranno il dente avvelenato perché non sono mai riusciti a vincere il campionato contro i bianconeri, quindi sarà una partita difficile. Tuttavia, se dovessimo giocare con la nostra mentalità, porteremmo a casa il risultato».