Se qualcuno avesse mai dubitato della capacità della Juve di reagire immediatamente all'eliminazione dalla Champions, eccolo servito. In 45 minuti i bianconeri sbrigano la pratica Sassuolo con una semplicità imbarazzante. E non era così scontato, visto che gli emiliani, fuori casa, erano riusciti a fermare Roma e Napoli. Certo, mancava loro il gioiellino Berardi, ma se è per questo Conte doveva fare a meno di due come Marchisio e Pirlo.
Un ulteriore merito per la Juve è essere riuscita a non far pesare la loro assenza, giocando fin dall'inizio con cinismo e autorevolezza. Non passano 60 secondi che in area emiliana piovono già due cross velenosi. Ne passano 90 e Tevez calcia lato, dopo una bella azione di Vidal. La Juve parte forte, ma gli emiliani non stanno a guardare. Gazzola sulla destra trova spazi invitanti e pesca in area prima Longhi, poi Floro Flores. In entrambi i casi le conclusioni terminano fuori, ma suonano come un campanello d'allarme cui prestare attenzione.
Che il messaggio sia stato ricevuto lo dimostra l'azione da manuale con cui la Juve passa al quarto d'ora. Llorente controlla sulla destra e, pur pressato da due uomini, serve Vidal: colpo di tacco per liberare il sinistro e rasoterra potente che Pegolo può solo ribattere sui piedi di Tevez. Per l'Apache è un gioco da ragazzi firmare il suo ottavo gol in campionato.
La timida reazione del Sassuolo ha il solo effetto di addormentare il ritmo della gara per una decina di minuti, fino a quando Vidal non infiamma lo Stadium con una pennellata di 30 metri per Asamoah. Il ghanese è in svantaggio rispetto ad Antei, ma riesce comunque a toccare il pallone, mettendo a lato. Pochi minuti ed ecco il raddoppio: punizione di Tevez, stacco di Peluso e palla nel sette, imprendibile per Pegolo.
Il destro a giro di Vidal, fuori di poco, il colpo di testa di Asamoah, liberato da Isla davanti alla porta, la punizione di Tevez, alzata in angolo da Pegolo, legittimano il doppio vantaggio, che la Juve gestisce nel modo a lei più congegnale: cercando il terzo gol.
Che arrivi prima della fine del tempo è sacrosanto, vista anche l'azione che al 44' porta Isla al tiro: Asamoah passa tra quattro uomini, si presenta davanti a Pegolo e serve il cileno, che spara a botta sicura. Il riflesso del portiere emiliano è premiato anche da una bella dose di fortuna e la conclusione viene respinta.
La sorte gira un minuto dopo, quando Marzorati sbaglia la misura del retropassaggio, permettendo a Tevez di anticipare Pegolo in uscita, depositare nella porta sguarnita e mandare i bianconeri al riposo sul 3-0.
A questo punto il secondo tempo è una pura formalità. Tevez colpisce l'esterno della rete venti secondi dopo essere rientrato in campo, ma la Juve ora alza saggiamente il piede dall'acceleratore, limitandosi a contenere qualche velleitario tentativo del Sassuolo.
La superiorità dei bianconeri è però fin troppo evidente e il quarto gol arriva anche senza dannarsi l'anima. A segnarlo è ancora Tevez, e chi se no? L'Apache corregge in rete il traversone basso di Isla e lascia poi il posto a Quagliarella uscendo tra gli applausi dello Stadium, con una tripletta che incornicia una prestazione superba e conferma il primato in classifica della Signora, all'ottava vittoria consecutiva in campionato senza subire reti.
JUVENTUS-SASSUOLO 4-0
RETI: Tevez 15' pt, Peluso 28' pt, Tevez 45' pt, Tevez 23' st
JUVENTUS Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Isla, Vidal (30' st Padoin), Pogba, Asamoah, Peluso (11' st De Ceglie); Llorente, Tevez (25' st Quagliarella). A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Lichtsteiner, Caceres, Motta, Giovinco Allenatore: Conte.
SASSUOLO Pegolo; Marzorati, Bianco, Antei; Gazzola, Marrone, Magnanelli (26' Chibsah), Kurtic (6' st Zaza), Longhi; Missiroli, Floro Flores (30' st Masucci) A disposizione: Pomini, Pucino, Rossini, Farias, Schelotto, Laribi, Ziegler, Alexe, Valeri Allenatore: Di Francesco
ARBITRO: Bergonzi ASSISTENTI: Crispo, Tasso QUARTO UFFICIALE: Iannello ARBITRI D'AREA: Valeri, Pinzani
AMMONITI: 11' pt Magnanelli, 19' pt Peluso