Qualità e quantità, e la ciliegina sulla torta data dalla vittoria nel derby di categoria.
Felice Tufano, il tecnico dei nostri Allievi, non potrebbe essere più soddisfatto di quanto i suoi piccoli fuoriclasse hanno fatto vedere finora in campionato. Primi a trenta punti in undici gare (al netto, fanno dieci vittorie e una sola sconfitta), sei lunghezze di vantaggio sull’Empoli inseguitrice, miglior attacco (29 reti) e miglior rapporto gol fatti/gol subiti (19) ma, ciò che più conta, un costante ed inarrestabile miglioramento settimanale a livello individuale e collettivo.
La corazzata bianconera classe ’98 da lui guidata sembra non volerne proprio saperne di arrestarsi.
«Questi punti non sono altro che il frutto del lavoro di questi ragazzi, che migliorano settimana dopo settimana, e l’andamento del campionato è una logica conseguenza del miglioramento dei singoli – la cosa più importante – e del collettivo», ha dichiarato quest’oggi Tufano in un’intervista esclusiva realizzata con il canale ufficiale della Juve, JTv.
«Anche nel derby hanno fatto vedere del bel gioco. E’ stata una prova di carattere, ma al contempo una gara combattuta anche per le condizioni del terreno di gioco», ha aggiunto, analizzando con l’ausilio delle immagini in studio la stracittadina appena conquistata anche grazie alla settima rete del bomber stagionale Manicone, che guida la classifica marcatori del Girone A.
«Nonostante il terreno pesante, le squadre hanno dato vita a una partita con dei buoni contenuti tecnici. Si è provato a giocare, devo dire che abbiamo espresso qualcosa di più in termini di gioco e siamo stati giustamente premiati per lo sforzo fatto. Loro sono stati molto pericolosi sui calci piazzati – forti dei centimetri in più nel reparto offensivo e difensivo – ma l’unica occasione in cui hanno preso palla è stato il loro gol, effettivamente»
I bianconeri di Tufano sono riusciti a far sembrare semplice ciò che semplice non è affatto: scendere in campo a mente serena per giocare e vincere un derby. A prescindere dalla categoria.
«I ragazzi erano molto tesi all’inizio, il derby si sente. A Genova in cinque anni ne ho fatti tanti. È una partita emotivamente diversa, anche se va giocata come tutte le altre.La nostra identità deve essere quella di giocare a calcio e arrivare al risultato attraverso il miglioramento e il gioco e questi ragazzi lo stanno facendo molto bene e hanno ancora tanti margini».
Lo spunto dà l’occasione al mister di ribadire nuovamente la propria idea di calcio, basata non tanto sui risultati – che comunque stanno arrivando, eccome – quanto sul miglioramento del giocatore ad ogni livello.
«E’ tutto l’insieme che conta, dal lavoro fisico a quello tecnico, tattico e psicologico. Una crescita costante che fa si che questo miglioramento venga messo in evidenza settimana dopo settimana, partita dopo partita. Il risultato nel settore giovanile non è fondamentale, è fondamentale arrivarci attraverso certe componenti con le quali stabiliamo obiettivi di settimana in settimana»
I nostri Allievi hanno mantenuto l’altissimo livello delle loro prestazioni anche dopo la pausa di novembre, arrivata dopo la trasferta di La Spezia che ha permesso di tirare un po’ il fiato, ricaricare le batterie e preparare con calma il derby. La prossima sfida in calendario, invece, è dietro l’angolo e vedrà i bianconeri scendere in campo contro laSampdoria il prossimo 14 dicembre.
«Questi ragazzi fanno tanti sacrifici, un periodo di stacco fa bene anche dal punto di vista mentale. Ricaricano energie, anche nervose, e questo li aiuta anche con la scuola. Da un lato ti toglie, dall’altro ti dà: sono giovani, hanno bisogno anche loro di staccare. Noi che siamo più esperti dobbiamo capirlo e far sì che tornino in campo con ancora più entusiasmo. Ora prepariamo il prossimo incontro. E’ un campionato di qualità, il che per noi è un vantaggio. La crescita di questi ragazzi passa attraverso confronti di altissima qualità, così che possa essere ancor più evidente nella fase successiva». E' in fondo questo l’obiettivo di tecnici esperti e preparati come quelli del settore giovanile bianconero: formare la prossima generazione di campioni juventini. E se nel frattempo arrivano anche vittorie e gol a catinelle, ben venga.