"Forever trusting who we are, And nothing else matters"
Di fiducia ne avevamo tantissima per queste ragazze: magnifiche, meritevoli, determinate, indomabili. Aggettivi che trovano casa nell’impresa delle bianconere, capaci di andarsi a prendere la qualificazione alla fase a gironi della Women’s Champions League piegando con due vittorie il Paris Saint Germain.
Chissà in quanti avrebbero scommesso nella buona riuscita dell’opera al momento del sorteggio; gli spifferi freddi e negativi non hanno mai scalfito la sicurezza di un gruppo nuovo -nato da pochi mesi- ma già realmente consapevole dei propri mezzi. Col colletto tirato su per proteggersi dai venti più taglienti, le Juventus Women hanno confermato l’ottimo inizio di campionato, respingendo i pronostici a sfavore, spazzando via le francesi al termine di 180 minuti calcati con enorme autorevolezza.
"So close no matter how far, Couldn’t be much more from the heart"
Si dice che James Hetfield, frontman e leader storico dei Metallica, abbia scritto Nothing Else Matters al telefono: l’artista dedicò la canzone alla fidanzata mentre era in linea con lei, reggendo la chitarra con una sola mano. Il risultato dell’intro musicale (con le corde che suonano a vuoto) è pura poesia, la prefazione inconfondibile e romantica rimasta in testa anche ai profani meno avvezzi.
Equiparando quegli attimi di arte, anche la Juventus ha saputo trovare la sua intro nella storia di questo confronto. L’approccio della settimana scorsa al Pozzo di Biella è stato un vortice di emozioni: Vangsgaard che la sblocca dopo pochissimi minuti, andandosi a prendere il più classico dei gol dell’ex, un gioco avvolgente e verticale che rende merito all’atteggiamento sicuro e spavaldo. Dopo la delusione dello scorso anno e i rigori fatali nel playoff contro l’Eintracht Francoforte, la Juve fa ritorno nel suo palcoscenico, il luogo vicino alla propria dimensione, regalo perfetto dopo la tempesta perfetta.
È sempre Hetfield a comporre uno degli assoli di chitarra più famosi della storia della musica heavy metal: quel mix di scala blues in E e di scala modale E aeolian che racchiude stili e sprigiona emozioni. Tra le note di quell’attimo ci troviamo il capolavoro di Sofia Cantore nella gara vinta 3-1 in casa. La corsa bruciante verso il pallone, lo spunto nell’uno contro uno, il tunnel sull’avversaria e la prodezza col destro potente sul palo lontano. Poesia in movimento dove non resta altro che guardare, ipnotizzati dal momento, inebriati dalla perfezione dell’attimo. Assolo di naturale talento.
"Open mind for a different view, And nothing else matters"
Il singolo uscì nell’aprile del 1992, la Juve entra in Champions nel settembre del 2024. Non ci sono parallelismi sulle due date e onestamente poco importa. Nel match di ieri sera la squadra di Canzi ha completato il lavoro, ora si aprono nuovi orizzonti, nient’altro importa. Festeggiamo insieme, rimettiamo insieme tutti i pezzi e guardiamo al futuro con fiducia; siamo dove volevamo essere, godiamoci questa sensazione.