IL COMMENTO DI MISTER MASSIMILIANO CANZI
«Ho a disposizione un gruppo di ragazze con una tale esperienza e un’intelligenza che non c’era bisogno di spiegare quanto fosse importante approcciare alla sfida e che non era finita dopo la vittoria dell’andata. Se fossimo arrivati a Parigi pensando di essere già qualificati, sarebbe stata una catastrofe: invece le cose sono andate per il verso giusto. Immaginavo dei primi minuti di grande pressione da parte loro e invece l’abbiamo fatta noi ed è andata meglio di quanto immaginassi. Parlare solo dell’approccio però sarebbe riduttivo: abbiamo fatto la seconda partita perfetta.
Dove possiamo arrivare in questa competizione sinceramente non lo so, ma posso dire che non viviamo questa qualificazione come un punto d’arrivo, ma questo deve essere e sarà un punto di partenza: questa vittoria ci dà la consapevolezza di potercela giocare contro chiunque e adesso dobbiamo divertirci, a prescindere dall’avversario. Avevo chiesto alle ragazze una partita buona e una perfetta, loro sono state in grado di farne due perfette e il PSG ha faticato soprattutto per merito nostro: abbiamo chiuso tutte le loro fonti di gioco, aggredendo per oltre 90 minuti mostrando grande condizione fisica, oltre allo spirito di sacrificio.
A livello difensivo noi lavoriamo tanto: abbiamo avuto un paio di partite in cui siamo andati in difficoltà in questo avvio (di cui una in amichevole, che per certi versi contava meno), ma in generale dobbiamo tenere conto anche della forza delle avversarie. In realtà proponiamo un gioco offensivo, perché queste sono le caratteristiche delle nostre giocatrice, ma lavoriamo tanto nella nostra metà campo: ci saranno dei momenti in cui prenderemo gol, ma la nostra attenzione sarà sempre rivolta anche a quello, ma non sono mai stato particolarmente preoccupato da questo aspetto».
IL COMMENTO DI BARBARA BONANSEA
«Non appena ho fatto gol ho iniziato a contare e mi sono detta: “Quanti gol devono fare per farci fuori?”, ma non ci riuscivo perché non capivo niente. Sono entrata in un momento delicato della sfida, ma ci sta perché stavamo affrontando una delle migliori squadre d’Europa - era normale soffrire. Fare gol in quel momento era fondamentale per cambiare l’inerzia della sfida: ci ha dato morale e anche un po’ di fiato in un momento in cui eravamo stanche. Noi della vecchia guardia abbiamo il cuore bianconero: quando conta di più, cerchiamo sempre di tirare fuori il nostro meglio e proviamo a trasmettere questi valori alle altre. Per questo siamo ancora più felici per questa vittoria. È un gol importantissimo, sono molto felice, ma ogni rete che aiuta la squadra è importante».