«Vivace, entusiasta, con grande voglia di migliorare». La Under14, secondo Mister Valenti

«Siamo un gruppo folto, più di 30 ragazzi: affrontiamo tutti insieme il lavoro con vivacità, entusiasmo, grande applicazione e voglia di migliorare, oltre che intensità».

Così esordisce Mister Giovanni Valenti, parlando della Under 14 bianconera. Una categoria delicata, che fa parte dell’attività pre-agonistica, a un passo dai Giovanissimi Nazionali: «Lavoriamo in simbiosi con la Under 15, da un lato perché nostro obiettivo è fare avanzare più giocatori possibili, dall’altro perché vogliamo rendere il loro salto più morbido possibile».

I dettami che ispirano il lavoro dello staff e dei ragazzi sono poi quelli alla base del “Modello Juventus”: «Rispetto, umiltà e sacrificio sono i valori cardine di tutto il nostro lavoro. La metodologia è quella condivisa con tutto il settore giovanile, che punta al miglioramento del giocatore, sotto un profilo fisico, tecnico ma anche come persona. Ovviamente, il singolo è inserito in un contesto collettivo, e quindi la comprensione delle fasi di gioco è un aspetto fondamentale, così come, da un punto di vista personale e umano, lo è spiegare ai ragazzi il perché delle regole, sapendo che data la loro età possono sbagliare».

Una fase dello sviluppo molto particolare, quella con cui Valenti e il suo staff si trovano a lavorare: «Fra i ragazzi ci sono molte differenze di struttura e di forza, dovute alla crescita. Questo incide ovviamente sulle prestazioni, ma nel nostro lavoro noi guardiamo al futuro, quando saranno fisicamente più livellati»

La crescita dei ragazzi passa anche attraverso le esperienze: «Giochiamo tanti tornei e affrontiamo ogni test match come se fosse una partita di campionato, anche in vista degli impegni che avranno quando saranno più grandi. Inoltre cominciamo a giocare anche all’estero, in modo da vivere la trasferta come esperienza formativa»

A proposito di esperienze formative: «Per noi è bellissimo essere così vicini alla prima squadra: da un lato, ovviamente, vedere i giocatori è emozionante, dall’altro è molto utile capire come si allenano e apprezzare con quanta intensità, attenzione e applicazione svolgono il loro lavoro. Sono modelli unici per i ragazzi».