05 agosto 2014
Andrea Agnelli ritiene che lo #JuveTour in Indonesia, Australia e Singapore fornirà al club l’opportunità ideale per entrare in contatto con i tifosi bianconeri locali, portando avanti al contempo la strategia a lungo termine di internazionalizzazione della brand.
«Abbiamo vissuto quattro anni interessanti, in cui la Juventus ha assistito ad una inversione di tendenza su larga scala a livello sportivo e manageriale», ha spiegato il Presidente bianconero ai microfoni di Bloomberg a Singapore. «Uno dei pilastri di questa strategia è quello dell’internazionalizzazione del brand. Siamo andati a Tokyo nel corso della stagione passata e abbiamo svolto molta attività a livello digitale in Asia, ma è bello essere qui fisicamente per rinsaldare il vincolo che ci lega ai nostri fan di persona».
L’incredibile accoglienza con la quale la Juventus è stata ricevuta in Indonesia ieri sera è la prova che la passione per i colori bianconeri non conosce davvero confini. Questo entusiasmo non è passato inosservato: Agnelli ha confermato l’intenzione del club di portare i propri fan sempre più vicini al cuore dell’azione attraverso l’uso degli strumenti di comunicazione digitale.
«Siamo la squadra più tifata in Italia con 14 milioni di fan, ai quali si aggiungono altri 180 milioni nel mondo da raggiungere. Mentre si sono avvicinati a noi in termini di sogni e passione, rimangono fisicamente distanti dall’azione. L’unico modo di connettersi con loro è tramite l’universo digitale, ed è un’opportunità che continuiamo ad esplorare».
Per quanto riguarda la parte sportiva, il Presidente della Juventus si è detto fiducioso che la squadra abbia i mezzi per ricompensare lo splendido supporto dei suoi tifosi con un’altra stagione memorabile. «Abbiamo avuto un’interessante finestra di calciomercato, con l’arrivo di giocatori del calibro di Patrice Evra, Alvaro Morata e Roberto Pereyra a rinforzare una rosa che ha conquistato tre scudetti consecutivi. Vogliamo riconfermarci in Italia e fare il meglio possibile in Europa – questa è la nostra dimensione.»
Agnelli ha quindi terminato l’intervista con un’opinione sull’elezione del presidente della FIGC, esprimendo il suo desiderio affinchè venga stabilito un obiettivo comune per permettere al calcio italiano di svilupparsi a beneficio di tutte le parti interessate.
«Guardando all’Italia [è possibile notare che] non c’è nessun piano né idea condivisa sulla direzione che il sistema dovrebbe prendere. Alle elezioni si presenta un candidato che parla di giocatori che mangiano banane, invece che delineare le sue proposte per farci progredire. C’è ancora molto da fare e dovremmo guardare avanti, invece che dilungarci sul passato», sono state le sue parole conclusive.