20 marzo 2014
Quando il Mister perde quasi la voce in campo, è un segno inequivocabile di quanto sia lui che la società ci tenessero a ben figurare in questa delicata partita e proseguire il viaggio in Europa League. E così in mixed zone arriva Angelo Alessio, che la sorte vuole essere stato nell’11 di partenza nell’ultima sfida fuori casa giocata in Europa contro la Fiorentina, ovvero la finale di ritorno di Avellino nel 1990.
«Non snobbiamo nessuno degli obiettivi rimasti, daremo il massimo fino alla fine: volevamo questa vittoria per regalarli alla società e ambiente juventino, e ci siamo riusciti», le sue prime parole a Sky.
Il vice-allenatore bianconero spiega come la partita fosse stata preparata come al solito nei minimi dettagli, prevedendo ogni possibile contromossa di Montella. «Eravamo pronti a qualsiasi sistema di gioco Montella mettesse in campo, come schierare Cuadrado così basso. La partita è stata sofferta nei primi 10-15 minuti, poi la Juve ha creato un sacco occasioni… e alla fine è arrivata quella punizione di Andrea Pirlo».
«Il gol su punizione ha sbloccato il match», ha continuato il tecnico. «Ma noi ci siamo comportati bene dall’inizio alla fine: siamo molto contenti della prestazione. Questa gara è stata caricata tanto. In giro si diceva che l’Europa League non ci interessasse molto e questo ci ha un po’ dato fastidio, ma noi andiamo avanti per la nostra strada. Vogliamo andare in fondo in ogni competizione».
L’ultima domanda riguarda il sorteggio di domani. «Qualsiasi squadra va bene», ha concluso Alessio «Abbiamo eliminato sicuramente un’ottima squadra, ora affronteremo a viso aperto anche tutte le altre».