10 dicembre 2014
Mister Gabetta, i ragazzi stanno andando molto bene. Sono secondi a quattro punti dal Genoa ma con una gara da recuperare. Quella che mettono in campo è una mentalità vincente e in crescita, visti i risultati ottenuti finora. Dopo lo stop contro il Genoa, infatti, c’è stata subito la ripresa contro la Sampdoria.
«Devo dire che in questa fascia d’età si deve passare anche attraverso questi step di crescita. I ragazzi ci stanno mettendo molto impegno. Contro il Genoa non abbiamo fatto una delle migliori gare, ma questo ci ha dato lo slancio per ripartire. A volte anche queste sconfitte possono portare a nuove prestazioni importanti, soprattutto se analizzate e valutate approfonditamente. In quella gara c’era troppa tensione e aspettativa: dobbiamo imparare a dimostrare il nostro valore di squadra importante senza stare troppo a pensare all’avversario, ai punti.. Così facendo siamo ripartiti bene, su un campo difficile. I ragazzi hanno dato una grossa risposta sotto il punto di vista comportamentale e psicologico, e questo mi ha fatto un gran piacere»
Il duello al vertice uno dei tranelli psicologici in cui cadono spesso anche i grandi, professionisti consumati. Che tipo di preparazione state facendo, anche in vista della prossima pausa natalizia?
«Abbiamo ancora due gare belle, contro Novara e Spezia, due buoni gruppi del 2000. Giocheremo ancora il 14 e il 20, a La Spezia. Poi la pausa di Natale sarà breve, e ripartiremo subito con un torneo il 2 di gennaio. ll 28-29 e 30 ci alleneremo: in queste fasce d’età è semplice, i ragazzi giocherebbero a pallone tutto il giorno. E’ semplice dare loro gli input giusti e dare loro motivazioni, è un piacere allenarli»
Sotto il punto di vista psicologico state crescendo bene, così come dal punto di vista fisico.
«Alcuni di loro hanno avuto dei picchi di crescita incredibile. E’ una fascia d’età in cui a maggio ti ritrovi quasi degli Allievi, in crescita continua. La difficoltà per loro è quella di rielaborare gli schemi motori, tra cui il contatto con la palla e la gestualità atletica. Sono ragazzi che guadagnano 15-18cm nell’arco di un’annata, è dura per loro. Li seguiamo in modo ottimale con lo staff medico e abbiamo grande attenzione per i nostri piccoli campioncini»
E poi studiano!
«Sì, anche lì abbiamo un piano di collaborazione per il quale se un ragazzo non si comporta bene a scuola salta delle gare di campionato, c’è sinergia in questo senso. Alcuni hanno capito l’importanza e riescono a fare bene entrambe le cose, altri ci mettono un po’ più tempo, come è naturale, ma siamo sulla buona strada»
Potranno mangiare il panettone a Natale, o già hanno un regime alimentare personalizzato?
«Diciamo loro di staccare proprio visto che gli impegni sono tanti, e in questa età cambia loro la vita, aumenta il ritmo degli impegni… però per indirizzarli ad un professionismo futuro diamo loro degli allenamenti da sostenere a casa perché il 3, al rientro, c’è già la partita, e si vedrà subito chi si è allenato o meno. Ma lo fanno con piacere, e noi siamo contenti che si svaghino con la famiglia e gli amici e ritornino ancora più motivati»