27 settembre 2014
Massimiliano Allegri aveva avvertito tutti alla vigilia: quella contro l'Atalanta sarebbe stata una partita tosta. Non aveva esagerato. I bergamaschi hanno giocato un'ottima gara e proprio per questo i tre punti conquistati sono ancor più preziosi: «E' stata una bella vittoria - ribadisce il tecnico -Dopo la partita della Roma non potevamo sbagliare e non era semplice perché l'Atalanta, specie in casa, crea molti pericoli. Sono partiti bene e nei primi dieci minuti abbiamo avuto qualche difficoltà nell'andarli a prendere perché sbagliavamo l'uscita con i centrocampisti, poi ci siamo aggiustati. Tevez e Llorente sono stati bravi perché uno allungava e l'altro giocava tra le linee, siamo riusciti sbloccare il risultato e Buffon è stato fondamentale sul rigore. La differenza tra Gigi e gli altri portieri è proprio questa. Lui magari riceve un solo tiro a partita e riesce a essere decisivo. Questa è la differenza tra i campioni e i giocatori normali».
Bene anche Vidal, «che ha ancora bisogno di giocare e di lavorare, perché negli ultimi mesi, visti i problemi al ginocchio e l'operazione, non si è potuto allenare molto», e chi è entrato a gara in corso: «Pereyra e Morata hanno fatto molto bene appena entrati. C'è un grande spirito e credo uno dei punti di forza di questa squadra sia il carattere».
Contro l'Atalanta la Juve ha mostrato non solo una forza dirompente, ma anche una maturità ormai consolidata, che le ha permesso di gestire al meglio anche i momenti più delicati della partita: «Noi difendiamo meglio lontano dall'area e se recuperiamo il pallone in avanti diventiamo più pericolosi - spiega Allegri - Non è sempre semplice e alcune volte abbiamo difeso a cinque, abbassando un po' le punte per ripartire in contropiede. D'altra parte giocando ogni tre giorni non si può sempre andare a cento all'ora».