29 novembre 2014
Arriva il Derby e se dipendesse dalla storia, neanche troppo recente, la Juve potrebbe dormire sonni tranquilli. I bianconeri sono imbattuti dal 1995, non subiscono gol dal 2002 e per di più stanno attraversando un ottimo momento di forma. In campo però non vanno né i precedenti né le statistiche e Allegri lo sa bene: «I numeri fanno parte del passato e domani, quando l'arbitro fischierà l'inizio saremo alla pari. Inoltre il Toro ha giocato una buona gara giovedì in Europa League sotto il profilo tecnico e ci darà battaglia. Non ci concederà spazi, è bravo nelle ripartenze e ha buone geometrie di uscita. Ventura è un ottimo allenatore, fa giocare bene le sue squadre, ottenendo risultati e lo sta dimostrando anche quest'anno. Hanno gli stessi punti dell'anno scorso, organizzazione di gioco e buoni giocatori. El Kaddouri è veloce con la palla e tempi di inserimento e in questo momento credo che abbia la miglior condizione possibile sotto l'aspetto fisico e mentale. E poi c'è Quagliarella, sempre pericoloso, quindi dovremo stare attenti. Inoltre i Derby fanno storia a sé e dovremo avere grande rispetto per il Torino, cercando di vincere e dare continuità ai nostri risultati».
Con l'impegno di Champions i bianconeri non hanno avuto molto tempo per preparare la sfida, ma «da oggi entreremo più in clima Derby – assicura Allegri - Siamo tornati da Malmoe solo giovedì e avevamo una gara importante ai fini della qualificazione, domani però saremo pronti».
Anche in Svezia la Juve ha giocato un'ottima gara, dando la sensazione di aver compiuto un ulteriore salto di qualità: «Credo che la squadra abbia sempre fatto risultati – ribatte il tecnico - Ora c'è un sistema di gioco diverso, nuovi stimoli e più attenzione e adottando un modulo meno conosciuto è normale. Quando hai giocatori di qualità è comunque più facile cambiare le cose. Ora siamo in un buon momento, ma serve equilibrio, perché domani c'è una partita importante e quanto fatto finora, anche se nessuno ce lo toglie, ma non significa nulla. In Champions dobbiamo ancora centrare gli ottavi e in campionato, con la Roma a soli tre punti, è ancora tutto in ballo Dobbiamo mantenere un profilo basso, perché nel calcio da un giorno all'atro passi da essere una squadra forte a una di somari». Con Padoin squalificato e Asamoah fermo per infortunio, la corsia di sinistra sarà affidata a Evra: «Finalmente è uscito dall'infortunio, è pronto e domani sarà della partita. È un giocatore importante, ha fatto bene per dieci anni al Manchester e ora vuole e deve dimostrare di poter fare altrettanto anche nel campionato italiano. Asamoah sarà operato e i tempi di recupero saranno intorno ai tre mesi, ma quando si affronta un intervento possono sempre variare. Comunque sulla sinistra abbiamo Padoin, che ha giocato ottime partite, è tecnicamente bravo e tatticamente intelligente e d Evra. E poi c'è Mattiello, che a Roma contro la Lazio è entrato e ha giocato una buona gara. E sulla destra, con il rientro di Caceres avremo un'alternativa in più».
Arriva il Derby e la rivalità stracittadina, mai sopita, riaffiora con prepotenza. Ed è una rivalità giusta, a patto che «rimanga sana e si limiti all'aspetto sportivo – sottolinea Allegri in chiusura di conferenza – Questo deve accadere in tutte le partite, non solo in Juventus-Torino. Vedere le famiglie allo stadio con entusiasmo e senza paura sarebbe il più bel successo per il calcio italiano. Sarà una bella partita, noi dobbiamo vincere e i tifosi devono venire allo stadio sapendo che la correttezza è la cosa più importante».