26 novembre 2014
I complimenti ai suoi per aver centrato l’unico risultato possibile, la vittoria, sono doverosi e meritati. E infatti arrivano copiosi dal mister che, tuttavia, non manca di sottolineare da buon perfezionista come i bianconeri avessero potuto chiudere prima la gara, tesissima anche dopo la rete di Llorente fino all’ultimo minuto.
«Per come si è sviluppata, questo genere di partite bisogna cercare di chiuderle prima», sono state le sue prime parole ai microfoni dei media dopo il fischio finale di Proenca. «Abbiamo avuto tante occasioni, ma i ragazzi hanno fatto una buona partita e si sono calati alla perfezione nella realtà del match. Il Malmoe ha pressato molto, abbiamo sbagliato diversi ultimi passaggi ma nel secondo tempo è stato più facile - tra virgolette. Dopo le occasioni avute, tuttavia, bisognava chiuderla prima»
Contro l’Atletico, martedì, sarà fondamentale fare un’ottima gara perchè « giochiamo contro chi ha perso una finale quasi vinta anno scorso: bisogna cercare di vincere con due gol di scarto visto che abbiamo possibilità di arrivare primi, centrando l’obiettivo della qualificazione ma soprattutto del primo posto»
I complimenti del mister arrivano anche per i singoli, a cominciare da Marchisio e Llorente, che hanno confezionato uno splendido primo gol. «E’ stata una giocata che ci poteva stare anche nel primo tempo: Marchisio è stato molto bravo a giocarla su Llorente, e sono stati bravi lui e Tevez a muoversi lì davanti»
Attestati di stima arrivano per uno tra i migliori in campo, Claudio Marchisio, che oltre ad aver fornito l’assist decisivo per il Re Leone è stato pressoché ubiquo a centrocampo. «E’ un giocatore di livello mondiale: ha grande tecnica ed è molto bravo a leggere le situazioni a livello tattico», ha detto il tecnico toscano. «Claudio aiuta lo stesso Andrea nella gestione della palla. Pogba – dal canto suo – è giovane, un po’ più irruento ma anche stasera ha fatto una buona partita»
Un ultimo commento riguarda una delle chiavi tattiche per sbloccare l’incontro: l'arretramento di uno o più uomini a supporto del Maestro. «Nel primo tempo marcavano a uomo Pirlo: o si abbassavano quindi le due mezzali o si abbassava Vidal. Quando abbiamo fatto uno o due passaggi in più siamo riusciti a portarli vicino all’area e a renderci pericolosi, come è accaduto nella ripresa», ha concluso il mister.