13 settembre 2014
Due partite, due vittorie: non poteva iniziare meglio il campionato alla guida della Juventus di Massimiliano Allegri, che stasera ha raccolto la prima ovazione dell’anno nella sua nuova casa, lo Stadium.
Il tecnico si è presentato a fine partita soddisfatto della prestazione dei suoi, ma da buon perfezionista non ha mancato di rimarcare alcuni aspetti da migliorare, per aumentare ulteriormente il livello del gioco espresso.
«La squadra ha iniziato molto bene, cercando di sbloccare la partita. Abbiamo preso qualche contropiede di troppo su palle perse ingenuamente, ma i ragazzi hanno ripiegato bene. A volte siamo stati un po' troppo frettolosi», sono state le sue prime impressioni a fine gara».
«Dobbiamo migliorare in fase di uscita con il pallone, ma la squadra sta facendo bene».
Non poteva mancare una domanda sull’emozione provata nel sedersi sulla panchina della Signora per la prima volta da allenatore bianconero in uno Juventus Stadium ricolmo di passione.
«E’ stata un’emozione particolare, era la mia prima volta da allenatore dalla Juve dentro questo bellissimo stadio. Ero curioso di vedere come si sarebbe svolta la serata, ma soprattutto se la squadra riusciva a vincere. I tifosi sono stati bravi ad aiutare la squadra in un momento di difficoltà, i ragazzi se lo meritano».
Nel secondo tempo la squadra ha vissuto un momento di empasse, finalmente risolto dal trentesimo gol in Serie A del Principino, Marchisio. Ecco l’analisi del mister: «Abbiamo avuto dieci minuti in cui l’Udinese ci ha messo in difficoltà. Bisogna uscire meglio tecnicamente da queste situazioni: abbiamo perso troppi palloni ingenui che potevamo evitare di perdere, e potevamo fare meglio in quel frangente».
«Ho tolto le due punte e ne ho messe altre due, vuol dire che Llorente e Tevez hanno lavorato molto», ha continuato Allegri. «Centrocampisti e difensori hanno lavorato egregiamente nella fase di recupero di palla, così come Coman e Morata si sono mossi bene quando sono entrati. E’ un bene avere dei giocatori giovani di grande qualità per il futuro di questa squadra».
Una cosa è certa: l’allenatore toscano non è affatto sorpreso da una Juve che ha strappato gli elogi dei commentatori. Anzi, prevede ulteriori margini di miglioramento. «E’ una squadra con qualità sia tecniche che fisiche ancora da migliorare, soprattutto in fase di gestione palla dei ritmi della partita».
«Ci sono momenti in cui non bisogna rallentare la velocità di passaggio ma gestire meglio le energie, soprattutto giocando ogni tre giorni».
L’ultimo pensiero riguarda Pereyra, grande ex della partita e autore di una prova maiuscola. «Stasera è stata una piacevole sorpresa: ha buone qualità tecniche, è resistente. Credo che faccia bene se arriva da dietro, invece che operare spalle alla porta. Nella Juventus, in definitiva, è meglio se fa la mezzala. I centrocampisti mi piacciono tecnici, che si buttano dentro», ha concluso il mister, prima di abbandonare il microfono e tornare a godersi questa prima vittoria casalinga della sua gestione.