12 agosto 2017
«Equilibrio»: è questa la parola chiave di mister Allegri, per dare il via alla nuova stagione. Prima sfida ufficiale: la Finale di Supercoppa Italiana che si giocherà domani sera contro la Lazio, un match che oggi il tecnico bianconero ha presentato così in conferenza stampa allo Stadio Olimpico di Roma.
SI RIPARTE DOPO CARDIFF
«Inizia una nuova stagione, siamo tutti alla pari. A Cardiff non c'è stata assolutamente delusione, ma grande rabbia, una rabbia che va usata per affrontare questa stagione. Bisogna essere consapevoli della nostra forza, ma sapere anche che dovremo lavorare giorno dopo giorno. Due anni fa ci sono stati grandi cambiamenti, eravamo partiti bene in Supercoppa ma non in campionato, e questa volta dovremo evitare di fare altrettanto. Bisogna avere grande equilibrio e grande determinazione nel centrare gli obiettivi, per arrivare a marzo 2018 in corsa per tutti i titoli: campionato, Coppa Italia e Champions League».
CHE PARTITA SARA' JUVE-lAZIO?
«Sarà una Finale, una gara complicata. La Lazio ha fatto un ottimo precampionato: non ha mai perso e ha subito pochi gol. Hanno giocatori di qualità ma la grande forza della Juventus è sempre stata quella di avere grande rispetto per l'avversario».
UNA JUVE CON TANTI NUOVI VOLTI GIOVANI
«Quest'anno sono arrivati tanti giovani, la società ha fatto un buon lavoro, lavorando in prospettiva futura per dare continuità a una squadra già forte. Quando alla Juve arrivano giocatori giovani, è importante che capiscano dove sono arrivati, quanto è importante la Juventus, che mondo rappresenta. Devono capire che ogni palla che si gioca è importante, e questo si può apprendere soltanto vivendo il proprio percorso alla squadra ed ispirandosi ad esempi importanti tra i giocatori più esperti che hanno nello spogliatoio. Seguendo questi esempi, allora potranno migliorare, integrarsi subito e capire dove sono arrivati».
LE SCELTE DI FORMAZIONE
«Ho ancora tre o quattro dubbi da sciogliere: sicuramente giocano Buffon; Higuain; Dybala e Mandzukic».
PER ALLLEGRI, UN'ALTRA STAGIONE DA VALORE AGGIUNTO?
«Io non sono stato il valore aggiunto: io sono un allenatore che, grazie ai giocatori che mi mette a disposizione la società, cerca di fare meno danni possibili. Sono loro a vincere le partite: se hai giocatori bravi e forti hai più possibilità di vincere, se li hai meno bravi è difficile...».
UNA RIFLESSIONE DOPO CARDIFF, POI ANCORA JUVE
«Dopo Cardiff ho fatto una riflessione per capire se avessi ancora voglia di mettermi in discussione, e avessi ancora la stessa forza per andare avanti. Poi ho capito che con questa squadra potevo ancora avere un futuro importante, allora sono ripartito».
CHE SQUADRA SARA' SENZA BONUCCI?
«I giocatori non sono tutti uguali. Bonucci è stato un grandissimo giocatore della Juventus. Ha dato tantissimo alla Juve, così come la Juve ha dato tanto a lui. E' andato al Milan, ed ora nella Juventus giocherà un giocatore con caratteristiche diverse. Non dobbiamo aspettarci che un giocatore faccia le stesse cose che faceva Bonucci: sarebbe come chiedere a Lichtsteiner o a De Sciglio di giocare come giocava Dani Alves. L'errore più grande è sempre chiedere a un giocatore cose che non sa fare».
UN GIUDIZIO SU BENTANCUR
«Su Bentancur mi posso pronunciare dicendo che è un giocatore bravo, serio professionalmente, intelligente - e questo non è poco – che avrà un grande futuro e che quest'anno sarà molto importante per la Juventus. Come ruolo, lo vedo nei due o nei tre di metà campo: anche se all'inizio ho giocato esterno perché eravamo un po' “incerottati” e avevo bisogno di lui in quella posizione».
CON LA RABBIA GIUSTA
«La Juve viene da sei stagioni consecutive da Campione d'Italia. Negli ultimi tre anni si sono vinti tre scudetti, tre Coppe Italia e si è arrivati due volte in finale di Champions League. Certamente c'è l'amarezza di non aver vinto, ma dobbiamo essere contenti, perché arrivare in finale non è una cosa che capita tante volte. Potevamo sicuramente fare meglio, ma quest'anno dobbiamo ripartire con la rabbia giusta e non con la delusione».
IL MODULO PIÙ ADATTO
«Appena sono arrivato siamo partiti con la difesa a tre, poi abbiamo cambiato in corso d'opera. L'anno successivo, abbiamo fatto il contrario, ed anche l'anno scorso abbiamo cambiato a stagione in corso. Le stagioni non sono tutte uguali, come non sono uguali tutti i giocatori: all'inizio servirà un po' di tempo per capire quale sarà effettivamente il modulo giusto, secondo le caratteristiche dei ragazzi, per raggiungere i nostri obiettivi».
LA RISPOSTA ALLE CRITICHE AL PRECAMPIONATO BIANCONERO
«Il calcio estivo è sicuramente diverso da quello vero. Sabato a Londra speravo quasi che la squadra non facesse gol, perché era la partita giusta per prendere una “legnata” che ci consentisse di prepararci al meglio per la partita di domani. Questa sarà una partita seria, una partita da Juve: servirà grande rispetto dell'avversario e grande volontà. Ora le gambe non sono quelle che avremo a ottobre a novembre, non è mai facile riprendere ma abbiamo fatto una buona preparazione, lavorando bene, con una buona armonia all'interno del gruppo. Siamo all'inizio e le condizione di entrambe le squadre, ovviamente, non sono ottimali: a maggior ragione bisognerà usare la testa per portarla a casa».
PUNTI DI MIGLIORAMENTO
«Bisogna ancora migliorare tantissime cose, condizione e gioco di squadra a livello tecnico, ma siamo soltanto all'inizio. Vedo grande disponibilità da parte di tutti i ragazzi e sono contento. Ci sono 57 partite da fare: speriamo di giocarle tutte e giocarle nel migliore dei modi, anche perché tanti ragazzi in questa stagione avranno l'obiettivo personale del Mondiale»
UN PENSIERO ALLA CHAMPIONS
«La Juve ha fatto passi da gigante in Europa in questi anni: negli ultimi tre anni abbiamo giocato due finali e un ottavo molto importante col Bayern. L'obiettivo è sempre quello di arrivare almeno ai Quarti di Finale: quest'anno ci sono cinque inglesi, che renderanno la competizione molto più interessante ma anche molto più difficile. Serve grande equilibrio nell'affrontarla, ma noi abbiamo grande consapevolezza. Ciò che è fatto, appartiene alla storia: ora riparte una stagione in cui siamo tutti a zero punti in campionato e zero punti nei giorni di Champions: lavoriamo giorno per giorno con equilibrio».