04 ottobre 2020
Juventus-Napoli non si è potuta disputare per l'assenza del club avversario, rimasto in Campania dopo l'indicazione dell'ASL di Napoli, seguita alla positività al COVID-19 di due giocatori della rosa. I bianconeri, in isolamento fiduciario da ieri, dopo la positività accertata di due membri dello staff, nel pieno rispetto del protocollo si sono regolarmente presentati all'Allianz Stadium e la partita, trascorsi i 45' minuti rispetto all'inizio fissato, è stata dichiarata chiusa dal signor Doveri, arbitro designato per l'incontro.
Su quanto accaduto è intervenuto il presidente Andrea Agnelli, insieme al dottor Luca Stefanini, Head of Medical della Juventus. Queste le loro dichiarazioni:
ANDREA AGNELLI
«Eravamo qui per assistere a una delle più grandi partite campionato italiano e ci troviamo invece a gestire situazione apparentemente complessa, derivante da positività di appartenenti a un gruppo squadra. In realtà è una situazione semplice: abbiamo un protocollo della FIGC, che rimanda a una circolare del Ministero della Sanità, approvata dal CTS e questo dice che in caso positività di un suo membro, il gruppo squadra va in isolamento fiduciario in struttura indicata all'ASL territoriale. Una volta che il gruppo squadra entra nella cosiddetta “bolla”, l'attività si svolge in maniera normale: ci si allena e si giocano le partite in casa e in trasferta, in quanto tutto è perfettamente normato. Questo è quanto abbiamo fatto: saputo della positività di due individui nel gruppo squadra, ci siamo isolati nella “bolla” e siamo venuti qui a giocare la partita, rispettando il protocollo. Sottolineo che comanda la circolare ministeriale, non l'autorità locale. L'ASL interviene quando il protocollo non viene osservato.
Credo che quello stilato dalla Federazione sia un buon protocollo, anche se chiaramente è un documento vivo, che verrà aggiornato in base alle casistiche che si presentano. L'importante è che alla base ci sia la voglia di giocare e il principio di lealtà sportiva. Mi è parso di capire che ci sia una grande intesa tra Federazione e Ministeri competenti e saranno loro ad intervenire nel caso in cui ci siano da apportare modifiche a un documento che ha comunque permesso ad altre squadre, pur colpite da casi di positività, di giocare le partite in programma, sia in casa che in trasferta, anche in questo turno di campionato.
Quanto fatto da Federazione e Uefa è un lavoro egregio e mi lascia sereno sul fatto di poter completare le competizioni. Le norme sportive sono altrettanto chiare e dicono che se una squadra non si presenta va incontro a sanzioni disciplinari. Il giudice sportivo si esprimerà domani e in base alla sua decisione ci saranno ulteriori riflessioni. È evidente che il fatto che una squadra non raggiunga uno stadio per giocare una partita prevista non dà una grande immagine del calcio italiano, ma siamo provinciali e ci preoccupiamo poco di quanto avviene al di fuori dei nostri confini, senza considerare i danni che facciamo al calcio a livello internazionale. Ci riempiamo la bocca sul fatto di volere sviluppare il calcio, ma non abbiamo la sensibilità per passare da un'idea a un'iniziativa. Ecco perché sono favorevole a proposta di Dal Pino di trovare partner serio cui affidare lo sviluppo della Lega, autoescludendoci, dopo aver dimostrato incapacità di gestione. Se ho sentito De Laurentis? Mi ha scritto un messaggio un paio di giorni fa, chiedendomi di rinviare la gara. La mia risposta è stata che la Juventus si attiene ai regolamenti».
LUCA STEFANINI
«Le ultime indicazioni della Federazione prevedono che entro e non oltre le 48 ore dalla partita venga effettuato un tampone al gruppo squadra. Così abbiamo fatto ieri, quando è emersa la positività di due membri dello staff che sono immediatamente stati isolati. Al contempo è scattata la necessità di applicare il protocollo, che prevede convocazione di tutti i membri del gruppo squadra nella struttura concordata con l'autorità sanitaria locale. Successivamente si devono effettuare nuovi tamponi nel giorno della partita che devono dare l'esito 4 ore prima dell'inizio della gara partita. Se emerge una nuova positività, la persona viene isolata, mentre gli altri possono giocare la partita viene isolata e altri partita. Abbiamo effettuato oggi il nuovo giro di tamponi e non ci sono state ulteriori positività rispetto a ieri, quindi tutto il il gruppo squadra ha potuto essere presente allo stadio per prendere parte alla competizione.
L'applicazione del protocollo è sempre effettuata in accordo con le autorità sanitarie locali e se la Juventus non avesse rispettato il protocollo ci sarebbe stato l'intervento di un'autorità demandata. La medicina non è una scienza esatta, il protocollo potrà subire modifiche, ma quello attuale è stato studiato per consentire la prosecuzione del campionato».