09 marzo 2014
"Ha un gran tiro e, soprattutto, è un ragazzo eccezionale, con ampi margini di miglioramento.” Queste le parole di elogio del Mister a Kwadwo Asamoah, l’eroe che ha risolto Juve-Fiorentina con un gol definito dai cronisti “alla Del Piero”. Poco dopo, è proprio il ghanese a presentarsi in zona mista per raccogliere le domande dei giornalisti.
«Non era facile», ammette sorridendo il laterale bianconero, stanco ma felice appena uscito dagli spogliatoi. «Quel dribbling, e poi non ho mai fatto gol con il destro... né così bello! Sono contento».
Quello del mancino della Juventus è il terzo gol in carriera alla Fiorentina (sua vittima preferita in Serie A). Ai viola ha segnato anche il suo primo gol in campionato nel gennaio 2009. Il missile di oggi è forse quello più importante tra questi, un gol che può valere mezzo scudetto.
«Sono d’accordo, i tre punti di oggi sono fondamentali per noi: non era facile contro questa Fiorentina»
Asa è un campione “di cui si parla troppo poco” rispetto al suo valore, secondo Antonio Conte. Lui non ci pensa: dopo qualche difficoltà tornato dalla Coppa d’Africa, ora «sento che, a poco a poco, sono tornato a fare quello che facevo prima». Questo l’importante.
In Europa League si riproporrà il duello sulla sinistra con Cuadrado. «Non è facile giocare contro un giocatore così, oggi siamo stati molto bravi e attenti, anche nello stare dietro a Gomez. Abbiamo fatto tutte le cose bene, speriamo giovedì di fare ancora di più».