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Assemblea degli azionisti, la conferenza

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Assemblea degli azionisti, la conferenza
Assemblea degli azionisti, la conferenza
Assemblea degli azionisti, la conferenza

Al termine dell'Assemblea degli Azionisti tenutasi all'Allianz Stadium, il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene, appeina nominato dal CdA, e il Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Cerrato hanno partecipato alla conferenza stampa in chiusura dei lavori. Queste le loro dichiarazioni.

ANDREA AGNELLI

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«È appena terminato il Consiglio di Amministrazione successivo all'Assemblea degli azionisti - esordisce Agnelli - e oltre alla conferme mia e di Pavel come Presidente e Vicepresidente della società, è stato nominato Maurizio Arrivabene come Amministratore Delegato della società. Quindi a noi tre sono stati assegnati poteri equivalenti e Maurizio, in questa fase, manterrà anche la delega di Managing Director Football Area».

Il Presidente riassume quindi i punti toccati durante il discorso tenuto in apertura di Assemblea per poi rispondere alle domande dei giornalisti

Sulla competitività sportiva
«Siamo la Juventus e per noi competitività sportiva significa ambire a vincere ogni competizione alla quale partecipiamo. Se ci proiettiamo al termine di questa stagione e quindi “ripuliamo” i risultati dal Covid, il nostro è un livello di fatturato sano, che si attesta intorno ai 450 milioni e quindi sufficiente per ambire a competere anche a livello internazionale. Si tratterà di avere la capacità di compiere le scelte migliori per competere e vincere».

Il periodo più difficile
«Non è questo, per quanto ci siano delle difficoltà Il più difficile è stato il momento in cui sono arrivato, nel maggio 2010, quando c'era da ricostruire una cultura azienda. Oggi quella esiste e c'è da gestire un'espansione e una trasformazione da mera società sportiva, ancorché organizzata e quotata in borsa, a una propria corporation. C'è stata un crescita rilevante anche in termini di full time equivalence all'interno dell'azienda che ha reso questo processo complesso. Abbiamo aumentato il numero di professionisti sportivi, con la nascita dell'Under 23 e della squadra femminile, aggiungendo complessità a livello sportivo che però ci sta dando grandi soddisfazioni. Credo che il grosso delle difficoltà al momento siano legate a una presa di coscienza da parte dell'industry del momento che sta attraversando. Il piano approvato nel 2019 era un piano espansivo, uscivamo da investimenti per circa mezzo miliardo tra il 2018 e 2019 e quindi il Covid ci ha colpito nel momento peggiore, è stata una tempesta perfetta. È un momento entusiasmante ed emozionante nelle complessità e nelle sfide che porta, ma non è il momento più difficile».

Il financial fair play
«Per quanto riguarda la stagione 22/23 non ci sono problemi, sulla stagione 23/24 dovremo valutare bene e capire quali saranno le nuove impostazioni del financial fair play che al momento sono allo studio da parte di Uefa».

Le indagini di Consob
«Siamo assolutamente rispettosi del loro operato e stiamo collaborando fornendo tutte le informazioni necessarie. Per altro ogni operazione price sensitive, essendo questa società quotata in borsa, viene comunicata e le operazioni non price sensitive trovano riscontro all'interno dei nostri bilanci, che vengono approvati dal Consiglio di Amministrazione, dal Collegio Sindacale e dalla Società di Revisione. Quindi c'è massima collaborazione con le autorità, ma anche assoluta serenità».

Il numero delle operazioni di mercato
«Noi oggi abbiamo due società professionistiche, quasi tre considerando anche l'Under 19, quindi abbiamo in rosa circa 75 giocatori professionisti. Pensare che ogni anno 25 entrino in prima squadra, mi pare difficile. Quindi il numero di operazioni che la società farà sarà ancora importante, perché importante è la base di partenza. Siamo inoltre passati da un valore del mercato dei trasferimenti di 6,5 miliardi nel 2019 a un mercato da 3 miliardi nel 2021, quindi abbiamo perso circa il 55% del valore delle operazioni e di questo si deve tenere conto. Se ci sarà una presa di coscienza da parte di tutto il settore, in quest'area non si dovrà creare eccessiva inflazione e a questo si dovrà accostare alla consapevolezza da parte degli attori principali, quindi a una gestione più sana dei parametri zero. Se qualcuno chiede cifre enormi, c'è una società che cerca di combattere questo tipo di comportamento, ma arrivano competitor stranieri che pur avendo abbondanza nel ruolo riconoscono le richieste dei giocatori, sarà più difficile avere quel tipo di disciplina».

La sostenibilità del sistema
«Avevamo portato a compimento un lavoro estenuante che dava una buona impalcatura per la gestione dei diritti commerciali delle competizioni internazionali. A quanto mi risulta questa joint venture dovrebbe arrivare in firma e sarebbe un buon risultato per ECA. Soddisferebbe le varie dimensioni di cui ha bisogno l'industria? Non credo. Tutele? Non ne abbiamo bisogno, ci serve un ambiente sostenibile nel quale operare. Tra le poche cose cambiate c'è stata la Nations League che credo sia un a competizione straordinaria che ha posizionato le Nazionali europee in contesti omogenei tra loro: Gibilterra-San Marino è una partita dal risultato incerto, così come Germania-Francia: trovo che questo sia un esercizio fantastico e auspicare un modello analogo per i club sarebbe il minimo. Mi auguro che si arrivi alla definizione di un'architettura sostenibile, questo è il termine chiave: sostenibilità. Quasi tutti ora sono insoddisfatti del sistema in cui operano. Evidentemente c'è quindi anche la necessità di intervenire. Spero poi che possa riprendere una forma di dialogo che porti all'individuazione da parte dell'industri di un sistema più sostenibile. Sono molti gli elementi che possono portare a una simile soluzione. Diventa complicato trovare la formula corretta quando ci sono soggetti con interessi così diversi tra loro».

PAVEL NEDVED

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Il momento della squadra

«Abbiamo vinto con una squadra in cui c'erano giocatori di età avanzata e due anni fa abbiamo iniziato a ringiovanire la rosa, pur cercando di mantenere i risultati sportivi, cosa non semplice quando si inseriscono giocatori molto giovani. Sappiamo che l'unico risultato che conta è vincere, ora abbiamo avuto qualche difficoltà, l'ultima partita non è andata come speravamo, ma non c'è tempo di pensarci. Si deve ripartire subito e fare il risultato. Parlare di scudetto e di obiettivi in questo momento diventa difficile. Dobbiamo pensare a una gara alla volta, cercando di recuperare posizioni. Abbiamo meno punti di altri, ma ci sono state solo dieci partite e si può recuperare».

Il mercato di gennaio
«Crediamo che la rosa sia molto buona, valuteremo degli interventi a gennaio se ci saranno le possibilità, ma pensiamo anche di avere una rosa di valore assoluto per attaccare i primi posti».

Il rinnovo di Dybala
«Siamo a un buonissimo punto e molto contenti che sia rientrato in forma. Cercheremo di conludere questa operazione»

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MAURIZIO ARRIVABENE

Assunzione di Responsabilità
«L'operazione Cristiano Ronaldo ha portato grandi benefici dal punto di vista sportivo, dell'immagine della Juventus e del calcio italiano, perché la presenza di Ronaldo ha garantito un asset importante a tutto il sistema. È ovvio che con la sua partenza si aprono altri temi. Un grande campione non solo porta gol, e in ogni caso in sua assenza ci dovrebbe essere chi segna comunque, vedi Benzema nel Real Madrid. La vera mancanza è un'assunzione di responsabilità e insieme al mister dobbiamo lavorare sul fatto che la squadra debba imparare caricarsi sulle spalle le proprie responsabilità. Riguardo al mercato ci sono state alcune critiche, ma evidentemente ci si è dimenticati della situazione economico finanziaria della società. Sono state fatte scelte oculate e saranno fatte anche in futuro. Una crescita sostenibile significa efficienza dei costi e competitività sportiva. Non è sempre facile trovare questo equilibrio, ma è quanto dobbiamo fare, perché il sistema funziona quando si vince».

Lo Stadio per Women e Under 23
«Lo stadio per Under 23 e Women fa parte delle necessità e dei desideri futuri, anche se si dovrà tenere conto delle priorità che avremo. Credo che un progetto interessante sia non solo proporre uno stadio per giovanili, femminile e Under 23, ma soprattutto proporre uno stadio che abbia parametri in linea con l'ecosostenibilità, il rispetto dell'ambiente e che possa essere utilizzato anche per ospitare eventi non sportivi».

STEFANO CERRATO

L'indebitamento consolidato netto
«Questo tipo di supplemento di informativa è stato fornito solo recentemente da parte delle società quotate e racchiude in un indicatore che indebitamento commerciale e non solo quello di natura finanziaria, quindi importi che verranno poi pagati nei successivi trimestri. Secondo i principi contabili internazionali, l'indebitamento è quello fornito nel bilancio, questo è un tipo di informativa suggerita per dare visibilità agli investitori degli esborsi che si verificano non solo per gli aspetti finanziari».

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