27 maggio 2017
Una giornata indimenticabile, quella odierna, per Emil Audero, portiere all'esordio assoluto in Serie A con la maglia della Juventus. «Sono felice, debuttare da titolare così è un'emozione indescrivibile. Si cercano sempre aggettivi per descrivere le cose, ma a volte il bello è soltanto viversele e godersele al massimo, come mi ha detto Chiellini prima di partire. Non vedevo l'ora di scendere in campo, fare un bel riscaldamento e giocare una bella partita».
STILE JUVE, DA SEMPRE
«Sono cresciuto qui, questo è il mio nono anno alla Juventus: dentro di me ho la cultura di questa società, la cultura del lavoro, la serietà, la professionalità. Dopo tanti anni di settore giovanile, in questa stagione ho imparato tanto e ho avuto l'onore di condividere tante cose con un gruppo di grandi campioni».
A PROPOSITO DI GRUPPO...
«I miei compagni sono persone squisite. Con loro ho condiviso ormai due anni in modo anche passionale, c'è grande coesione e un ottimo feeling negli allenamenti. Mi hanno tutti tranquillizzato e fatto un grande in bocca al lupo, standomi sempre vicino».
FARSI TROVARE PRONTO: LA PAROLA D'ORDINE
«In questo ho preso da Gigi, il numero uno. Magari uno non è impegnato per 89 minuti e all'ultimo è chiamato a fare una grande parata. Questo è l'obiettivo del portiere della Juventus: rispondere presente quando sei chiamato in causa, mantenendo sempre al massimo la concentrazione. In questo ruolo penso conti soprattutto la testa e la mentalità: oggi ho cercato di applicarla nel miglior modo possibile».