11 dicembre 2019
La Juve onora la fase a gironi di Champions League fino in fondo, vincendo anche a Leverkusen una partita a cui non aveva nulla da chiedere se non delle risposte convincenti. E le risposte arrivano, eccome, specie considerando il logico turnover operato da Sarri. Il tecnico pretendeva impegno e dedizione e i suoi lo accontentano, ricevendo in premio i gol di Ronaldo e Higuain e la quinta vittoria su sei gare nel girone.
FORMAZIONE INEDITA
Gli uomini che compongono il 4-3-1-2 schierato alla BayArena sono una novità: Bonucci riposa, de Ligt non è neanche tra i convocati e così la coppia di centrali davanti a Buffon è formata da Demiral e Rugani che, con De Sciglio e Danilo sulle fasce, compongono una difesa inedita. Inedito è anche il centrocampo, con Cuadrado e Rabiot ai lati di Pjanic, mentre in avanti ci sono conferme per Bernardeschi e Ronaldo, affiancato oggi da Higuain.
FIAMMATE IMPROVVISE
Dopo una decina di minuti in cui le squadre corrono molto, ma producono poco, la partita si accende all'improvviso. Nel giro di un minuto Demirbay spaventa Buffon con una conclusione dal limite fuori di poco; sul capovolgimento di fronte Danilo trova Higuain in area che cerca il suggerimento per Ronaldo, in leggero ritardo; quindi tocca a Diaby, che da venti metri stampa un siluro sul palo. La gara prosegue a fiammate, perché dopo altri dieci minuti di solo agonismo, arrivano nuovi brividi: Ronaldo prima e Cuadrado poi sfiorano il palo con due conclusioni in diagonale, mentre Buffon deve distendersi per togliere dall'angolino il destro di Bellarbi.
GARA IN PERFETTO EQUILIBRIO
L'atteggiamento dei bianconeri è il solito: pressing alto, ricerca della manovra per vie centrali, possibilmente con uno, due tocchi. Il Bayer, piuttosto, costretto a vincere, non sembra particolarmente aggressivo e si accontenta di un gioco ordinato, ma piuttosto prevedibile. Prima dell'intervallo la Juve ha ancora un'occasione doro per passare, ma Higuain, dopo avere recuperato palla al limite, cerca la potenza senza trovare sufficiente precisione. Sono però i tedeschi ad avere l'opportunità migliore, quando rubano palla a Rabiot sulla tre quarti, Havertz può calciare a due passi da Buffon e per evitare il gol serve un prodigioso intervento di Demiral, che devia in angolo in scivolata.
DYBALA-RONALDO, IL VANTAGGIO È SERVITO
La Juve appare più decisa nella ripresa, anche perché le notizie che arrivano dal Wanda Metropolitano, con l'Atletico in vantaggio sulla Lokomotiv Mosca, non sono certo un'iniezione di fiducia per il Bayer. Dopo una ventina di minuti Sarri passa al tridente, cambiando Bernardeschi con Dybala ed è proprio dal piede dell'argentino, alla mezz'ora, che parte il suggerimento decisivo per Ronaldo: la Joya crossa dalla sinistra e CR7 deve solo spingere in rete da due passi.
HIGUAIN, SIGILLO FINALE
La gara a questo punto va solo gestita, ma il tridente è ispirato e, dopo un quarto d'ora di controllo, Higuain mette il sigillo finale scambiando con Dybala al limite e infilando il rasoterra sul primo palo. La Juve chiude con due gol la partita e con 16 punti il Gruppo D. E dimostra, ancora una volta che, per quanto ci sia ancora da lavorare per crescere, la personalità con cui affronta gli impegni europei, è ormai quella delle grandi, grandissime squadre.
BAYER LEVERKUSEN-JUVENTUS 0-2 RETI: Ronaldo 30' st, Higuain 47' st BAYER LEVERKUSEN Hradecky; L. Bender, Dragovic, S. Bender, Sinkgraven; Bellarabi (21' st Bailey), Demirbay (21' st Baumgartlinger), Aranguiz, Diaby; Havertz, Alario (37' st Volland) A disposizione: Ozcan, Retsos, Tah, Wendell Allenatore: Bosz
JUVENTUS
Buffon; Danilo, Demiral, Rugani, De Sciglio; Cuadrado (48' st Muratore), Pjanic, Rabiot (40' st Matuidi); Bernardeschi (21' st Dybala); Higuain, Ronaldo A disposizione: Szczesny, Bonucci, Alex Sandro, Portanova Allenatore: Sarri ARBITRO: Bastien (FRA) ASSISTENTI: Zakrani (FRA), Haquette (FRA) QUARTO UFFICIALE: Abed (FRA) VAR: Buquet (FRA), Delerue (FRA)