14 marzo 2023
Friburgo-Juve non ha precedenti nel passato. Una gara inedita in una competizione come l'Europa League, figlia di quella Coppa Uefa nella quale la Juventus ha giocato diverse volte in terra tedesca. Ecco alcune delle più memorabili cartoline dalla Germania scritte nel passato.
DUE VOLTE BAGGIO
In Germania e segnatamente a Dortmund Roberto Baggio lo ricordano bene. Perché nello spazio di due anni, dal 1993 al 1995, in casa del Borussia il 10 bianconero fa la differenza. Nel primo appuntamento, finale d'andata della competizione, inventa due reti che ipotecano la conquista della coppa da parte della Signora. Il secondo match, il 18 aprile 1995, lo vede ancora decisivo in semifinale, con una punizione tra le più belle disegnate in carriera.
IL TACCO DI GIANLUCA
Nell'edizione del 1994-95, prima di Dortmund la Juve visita Francoforte. Contro l'Eintracht la gara in Germania termina 1-1. A siglare il gol del momentaneo vantaggio bianconero è Giancarlo Marocchi con una conclusione da fuori area, ispirata da un colpo di tacco di Gianluca Vialli.
L'ASSEDIO DI COLONIA
Per approdare alla finale del 1990, dove la Juventus sconfiggerà la Fiorentina, la formazione guidata da Dino Zoff è chiamata a difendere il 3-2 acquisito sul Colonia. L'operazione riesce: i tedeschi, trascinati da Thomas Hässler – futuro bianconero, qui contrastato da Gigi De Agostini – non vanno oltre lo 0-0, nonostante lunghi momenti di assedio.
LA JUVE E KARL MARX
Non è un saggio di ardita filosofia, ma l'avversario che nella stessa edizione la Signora è chiamata ad affrontare agli ottavi. Il Karl Marx Stadt, formazione della Germania Est, viene superato 1-0 al ritorno, dopo il 2-1 di Torino. La rete è di De Agostini. Qui si vede una fuga del portoghese Rui Barros. Nel turno successivo, la Juve supererà un altro avversario teutonico, l'Amburgo.