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Buffon: «Cerchiamo certezze e soddisfazioni»

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Buffon: «Cerchiamo certezze e soddisfazioni»
Buffon: «Cerchiamo certezze e soddisfazioni»
Buffon: «Cerchiamo certezze e soddisfazioni»

Di vincere non ci si stufa, mai. Solo pensandola così si diventa Gigi Buffon e si può pensare di continuare a mietere successi. Ecco allora che anche l'Europa League è un trofeo che fa gola e che il capitano bianconero non vuole lasciarsi sfuggire: «E' una competizione da prendere sul serio, perché ci si possono togliere soddisfazioni importanti e alla fine, soprattutto in campo europeo, non sono mai troppe. E poi se dovessimo andare avanti a giocare turni ancora più importanti potremmo acquisire certezze e quella dimensione europea che finora è emersa solo a tratti».

I giornalisti turchi approfittano della presenza del migliore del mondo, per chiedere un giudizio su Kivrak, il portiere del Trabzonspor: «Abbiamo visto diverse partite della squadra -risponde Buffon - e spesso le sue prestazioni sono brillanti. E' spregiudicato nelle uscite, è bravo a far ripartire la squadra in contropiede con i suoi rilanci e anche a Torino ha compiuto due o tre interventi apprezzabili. E' uno dei punti di forza di questa squadra».

Tornando all'importanza dell'Europa League, non solo la squadra, ma anche i tifosi bianconeri, che hanno riempito lo Stadium per la gara di andata, hanno dimostrato di tenere parecchio alla competizione: «In effetti ci ha colpito vedere lo stadio pieno, con quella partecipazione. In passato non capitava neanche in gare importanti di Coppa Campioni. Questo segnale significa che il tifoso juventino e la squadra, grazie alla mentalità che ci ha inculcato il mister, sa che servono tempo e umiltà per tornare ai vertici del calcio d'elite. Il messaggio dei tifosi è chiaro: ci sono e ci saranno vicini nel percorso che dovremo compiere». In conclusione, alla domanda sulle polemiche delle ultime settimana, Buffon risponde citando addirittura Piero Gobetti: «Mi rifaccio a un detto, pronunciato da una persona più colta e importante di me: “bisogna amare l'Italia con l'austera passione dell'esule in patria”».

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