07 febbraio 2014
Domenica scorsa ha segnato il suo terzo gol quest’anno nel derby d’Italia, rispolverando quella esultanza pugni-sul-petto alla King Kong che fa andare in visibilio tutti i tifosi bianconeri. Il Chiello sta vivendo un’altra stagione sopra le righe, non solo in difesa ma perfino in fase offensiva e realizzativa. Lo testimonia quel 94% di passaggi riusciti nella partita contro l’Inter, un dato che restituisce la sua importanza per fare ripartire l’azione bianconera fin dalle retrovie. Giorgio è insomma perfino più forte degli anni passati, e con lui tutta la squadra, maturata i maniera esponenziale rispetto a quella del primo scudetto dopo la B: «Il nostro è stato un percorso di crescita importante, siamo una squadra diversa da quella del primo anno in cui abbiamo vinto con grande entusiasmo. Allora offrivamo un calcio più dinamico e più dispendioso», ha detto Giorgio ai giornalisti di Sky dopo la sessione di allenamento di oggi. «Siamo cresciuto molto in questi due anni e mezzo, ci sono stati innesti importanti che hanno cambiato il modo di giocare, e oltre a questo c’è stata la crescita dei singoli che è stata un fattore fondamentale. Ci sentiamo molto più forti della Juve di due anni fa, ma dobbiamo dimostrarlo ogni domenica. E questa la cosa più difficile.»
Il prossimo impegno sarà forse uno dei più delicati, visto l’attuale stato di forma degli avversari.
«Domenica è la partita più difficile in questo periodo perché il Verona una squadra quadrata, con grande entusiasmo e giocatori in rampa di lancio», ha ammesso Chiellini, facendo i nomi degli avversari da tenere particolarmente d’occhio al Bentegodi. «Due su tutti, Iturbe e Romulo oltre a Toni. Hanno avuto un rendimento da grande squadra. Sono giocatori che possono ambire a piazze anche più importanti.»
Proprio Toni sarà l’insidia maggiore. Chiellini lo conosce bene, avendoci giocato assieme alla Juventus nel 2011/12, nella ma soprattutto in Nazionale.
«E’ un calciatore incredibile, eccezionale e siamo tutti contenti che stia facendo ancora così bene dimostrando di essere un campione Una persona solare, che dà tanto al gruppo ed è molto forte. Peccato sia capitato qui in un anno sbagliato. Di lui ricordo tanti momenti, anche al di fuori del campo perché anima sempre lo spogliatoio con il sorriso sulle labbra».
La difesa dovrà stare attentissima alle sue incursioni aeree, ma non solo – soprattutto alla luce delle occasionali sbavature difensive dovute forse all’eccesso di sicurezza della squadra. Amnesie da correggere per essere assolutamente perfetti, come ha sottolineato sia Conte nel post-partita di Juventus-Inter, sia oggi il numero tre bianconero.
«Da parte nostra c’è stata qualche piccola amnesia o rilassamento, dettato a volte dalla sicurezza delle partite, che ci ha fatto vincere sì seppur con qualche gol preso di troppo, vedi Sampdoria e Inter».
Non può mancare ovviamente la domanda sul neocompagno di squadra, Osvaldo, che proprio con i colori bianconeri può trovare consacrazione definitiva:
«Daniel è carico e determinato, vuole far bene in questa esperienza anche perché, anche a sua detta, ha raggiunto un traguardo importante e vuole mostrare di meritarlo. Inoltre è un trampolino di lancio per il mondiale, sono convinto che possa fare davvero molto bene con l’atteggiamento giusto, e può davvero essere il posto dove può consacrarsi e trovare la stabilità giusta.»
Il suo apporto sarà fondamentale, soprattutto perché la squadra di Conte è un gruppo in cui – da un momento all’altro, “ogni giocatore può entrare e spaccare la partita”. Il Verona è avvisato: anche fra le mura amiche, quando affronti la Vecchia Signora le insidie sono sempre in agguato.