28 febbraio 2014
Tenendo conto di tutte le competizioni della stagione 2013-14, si evince che la zona di maggior forza offensiva del Milan è quella fuori dall’area di rigore. Sono già 12 le reti segnate oltre i 16 metri e colpisce la quantità di interpreti finora segnalatisi: Boateng (nei preliminari di Champions League); Muntari (che ha colpito tanto Torino che Juventus nella città della Mole); Balotelli (ultima perla la rete che ha deciso Milan-Bologna, ma anche con il Napoli ha colpito); Birsa (due gol pesantissimi, che sono valsi la conquista di 6 punti nelle vittorie di misura a San Siro su Sampdoria e Udinese: entrambi i tiri sono stati preparati dall’assistenza di Robinho); Kakà (nell’1-1 con la Lazio); Cristante (nel 3-0 sull’Atalanta); Montolivo (un bel diagonale rasoterra, non sufficiente per evitare la sconfitta con il Sassuolo). E anche i due nuovi arrivati al mercato di gennaio hanno dimostrato di possedere buona mira dalla lunga distanza, con Rami in gol in Milan-Torino 1-1 e Taarabt bravissimo a concludere sul palo più lontano al San Paolo al termine di un’iniziativa originata da una sua efficace azione di pressing.
Attenzione anche ai calci d’angolo. Già sette le reti confezionate, con il difensore Zapata leader grazie ai gol in Scozia con il Celtic e in Milan-Roma.
A proposito di palle inattive, va tenuto anche conto il contributo di Mario Balotelli su punizione diretta. Tre i gol segnati dall’attaccante della Nazionale, curiosamente tutti in trasferta: a Catania, Livorno e Cagliari. Non altrettanta precisione ha dimostrato dal dischetto, dove ha interrotto una lunga serie di trasformazioni impeccabili con gli errori nelle due gare casalinghe con il Napoli e con il Genoa.