03 dicembre 2016
Chi voleva una reazione dopo lo stop di Genova è servito. Chi chiedeva un gioco più brillante pure. E per non scontentare nessuno, per i puristi del risultato, ecco i tre punti. La Juve riprende la marcia giocando una delle migliori gare della stagione, spazzando via gli avversari in venti minuti e dominando il resto dell'incontro: la difesa a quattro scelta da Allegri, vista l'assenza di Bonucci, funziona perfettamente e concede qualcosa solo nel finale, a partita ormai ampiamente decisa. Il centrocampo, con Marchisio in regia e Pjanic sulla tre quarti, è ispirato e rifornisce con continuità gli ottimi Mandzukic e Higuain.L'Atalanta sarà anche la rivelazione del campionato, ma la squadra che lo domina da cinque anni non ha intenzione di alimentare sogni di gloria altrui e l'aggressività con cui inizia la gara è un chiaro segnale della volontà di chiudere i conti il prima possibile. La percussione di Alex Sandro al 15', conclusa con una sventola che si insacca a fil di palo, è la prima conferma delle intenzioni dei bianconeri. L'incornata con cui Rugani, quattro minuti più tardi, spedisce in rete il corner di Pjanic è la seconda.Il doppio vantaggio non basta. La Juve è assatanata, sfiora il terzo gol con la punizione di Pjanic e continua a comandare il gioco, schiacciando nella sua metà campo una pur volenterosa Atalanta. I bergamaschi si fanno vivi solo dopo il 40', ma l'attenzione e la voglia di vincere dei bianconeri è massima ed è rappresentata perfettamente da Mandzukic, che prima respinge il tentativo di Freuler e poi si tuffa addirittura come il più tignoso dei difensori per mettere in angolo il destro di Gomez.L'avvio del secondo tempo è anche più frizzante del primo: da una parte la spettacolare combinazione, tutta di prima, tra Khedira, Higuain e Mandzukic, interrotta all'ultimo dal recupero della difesa nerazzurra. Dall'altra l'iniziativa di Petagna, conclusa con un destro smorzato che non crea problemi a Buffon.Mandzukic è straripante: non butta via un pallone, non smette per un attimo di “mordere” gli avversari, si propone come ala e va al cross, apre il gioco quando arretra... Il pensiero di tutti è che meriterebbe almeno gol per lo straordinario atteggiamento con cui trascina i compagni. E il gol arriva puntuale: dopo un destro maligno di Marchisio messo in angolo da Sportiello, Pjanic disegna un'altra perla dalla bandierina e il croato stacca perfettamente, infilando l'angolino.E quando alla mezz'ora, dopo un duro contrasto con Gomez, Super Mario lascia il posto a Cuadrado, tutto lo Stadium gli tributa una più che meritata ovazione. Altri applausi vanno a Pjanic, sostituito da Evra, anche lui autore di una prestazione superba. La volée di Freuler, che devia alle spalle di Buffon il preciso cross di D'Alessandro, cambia il punteggio nel finale, ma non la sostanza né la morale della serata: ogni tanto può anche inciampare anche la Juve. Ma quando si rialza, fa paura.
JUVENTUS-ATALANTA 3-1 RETI: Alex Sandro 15' pt, Rugani 19' pt, Mandzukic 19' st, Freuler 37' st JUVENTUS Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (16' st Lemina), Marchisio, Sturaro; Pjanic (33' st Evra); Higuain, Mandzukic
A disposizione: Neto, Audero, Benatia, Hernanes, Asamoah, Cuadrado, Kean Allenatore: Allegri
ATALANTA Sportiello; Toloi, Caldara, Masiello; Conti (11' st Grassi), Kessie, Freuler, Spinazzola; Kurtic (30' st D'Alessandro); Petagna (11' st Pesic), Gomez
A disposizione: Bassi, Zukanovic, Bastoni, Latte Lath, Dramè, Mazzini, Raimondi, Migliaccio Allenatore: Gasperini ARBITRO: Irrati ASSISTENTI: Giallatini, Tegoni QUARTO UFFICIALE: Crispo ARBITRI D'AREA: Guida, Saia AMMONITI: 26' pt Freuler, 31' pt Kessie, 31' pt Lichtsteiner, 35' pt Rugani, 25' st Sturaro