26 maggio 2017
«La prima regola? Giocare bene e cercare di vincere la partita»: a campionato già deciso, con il sesto leggendario Scudetto consecutivo cucito sul petto della Juventus, mister Massimiliano Allegri vuole affrontare la trasferta che vedrà i Bianconeri in campo domani alle 18 al Dall'Ara contro il Bologna con la stessa, immutata, voglia di vincere. «E' l'ultima di campionato e bisogna cercare di chiudere al meglio, magari una bella vittoria. Poi ci prenderemo una domenica di riposo e ci prepareremo al meglio per la Finale di Cardiff».
IERI L'UFFICIALITA' DEL RINNOVO DI MANDZUKIC
«Sono contento del rinnovo di Mario. Credo che la Juventus sui rinnovi abbia attuato una strategia importante, per mantenere i propri campioni. In questi casi non c'è neppure bisogno del parere dell'allenatore: sono molto contento ed è la dimostrazione che la società sta lavorando per il futuro».
LE SCELTE DI FORMAZIONE PER BOLOGNA
«Domani in porta gioca Audero. In difesa non ci sarà Chiellini, che sta bene e non è in dubbio per la Finale di Champions ma è diffidato e con un cartellino giallo rischierebbe di saltare la Supercoppa Italiana dell'anno prossimo. Dietro giocano due tra Bonucci, Barzagli e Benatia, con Lichtsteiner a destra e Asamoah a sinistra. In mezzo rientra Khedira, che parte dal primo minuto perché ha bisogno di giocare e devo verificarne le condizioni. Probabilmente a centrocampo giocherà anche Marchisio. In attacco giocano Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain».
IL FUTURO DEL MISTER
«Al momento non ci siamo ancora incontrati con la società, e non lo faremo sicuramente in questa settimana, perché è giusto essere concentrati su un evento mondiale come la finale di Champions League, impegno che dobbiamo affrontare con grande entusiasmo e grande convinzione. Al momento giusto, sarà la società a decidere e a chiamarmi: io, come ho ripetuto tante volte, ho un contratto fino al 2018 e voglio restare alla Juventus. Ho già preso la mia decisione, che non sarà assolutamente influenzata dall'esito della Finale di Cardiff. Dove mi vedo tra cinque anni? Ho un'idea, ma non la dico se no scateno il pandemonio: sicuramente sarà una strada molto diversa da quella attuale».
SI CHIUDE IL TERZO CAMPIONATO IN BIANCONERO DI ALLEGRI: DI COSA E' MAGGIORMENTE ORGOGLIOSO?
«Sono orgoglioso di queste tre stagioni e di aver partecipato a questa serie di vittorie, che sarebbe bellissimo coronare vincendo a Cardiff, anche se non sarà assolutamente semplice, perché è una Finale di Champions. Al termine di ogni stagione sono molto soddisfatto quando riconosco la crescita tecnica e tattica dei miei calciatore, cerco di insegnare molto a livello singolo, perché è questa la cosa più importante nel calcio. Alla fine, devo dire che la cosa che mi rende più orgoglioso è che mi diverto ad allenare».
LA CRESCITA DEI SINGOLI
«Sono cresciuti un po' tutti, e non mi piace molto fare nomi. Più che un singolo giocatore, è stata la squadra a crescere, perché c'è bisogno di tempo quando arrivano giocatori nuovi. Dybala e Higuain all'inizio avevano difficoltà a giocare insieme, ma era soltanto una questione di tempo. Il calcio è molto semplice, e quando hai tanti giocatori che giocano bene lo è ancora di più. Mandzukic ha dato tanto, così come tutta la squadra ha fatto cose straordinarie. Bonucci stesso, dopo aver visto la partita in tribuna a Porto, ha avuto una reazione positiva, molto importante per la squadra. In Finale di Coppa Italia a Roma ho visto Barzagli fare uno scatto che sembrava fosse lui ad avere 20 anni e il suo marcatore ad averne 36. Poi, dovrei fare i nomi di tutti, quanti sono giocatori straordinari e sono orgoglioso di allenare questi uomini, perché sono innanzitutto uomini, che hanno dato così tanto alla società e ai tifosi».
DOMENICA L'ULTIMA IN GIALLOROSSO PER FRANCESCO TOTTI
«C'è da ringraziare Totti per quello che ha fatto vedere fino a questo momento, non so che cosa farà nel futuro. E' un momento particolare per lui e per tutto il popolo della Roma, sono stati venti anni indimenticabili. Totti è e rimarrà un pezzo importante della storia giallorossa: gli faccio un grande in bocca al lupo!»