29 maggio 2017
«Prima di iniziare volevo ricordare che nel 1985, 32 anni fa, perdevano la vita 39 persone in una serata che doveva essere di festa e si trasformò in tragedia, quindi vi chiedo qualche secondo di silenzio per ricordarle». Un doveroso omaggio alle vittime dell'Heysel: Massimiliano Allegri inizia così la conferenza stampa organizzata nel Media Day, in vista della finale di Champions di sabato prossimo. Il tecnico si dedica poi alle domande dei giornalisti, che gremiscono completamente la sala stampa dello Stadium, indicando chiaramente cosa servirà alla Juve a Cardiff
SERENITÀ«Dobbiamo affrontare questa settimana con grande serenità, preparando la partita senza ansia. Ci deve essere ottimismo, ma non mi pare giusto dire, come sente in giro, che la Juventus è favorita. Il Real è alla terza finale negli ultimi quattro anni ed è abituata a giocarle, così come noi, che siamo alla seconda in tre anni. È un evento meraviglioso, ce lo siamo meritati, i ragazzi l'hanno regalato a tutti e andiamo lì con la consapevolezza e convinzione maggiore rispetto a due anni fa, sapendo che giochiamo contro il Real e che loro sono favoriti. La Juventus deve abituarsi nuovamente a rimanere nelle prime otto e deve vivere la finale senza ansia, che porta solo un dispendio di energie».
POSITIVITÀ«È una partita importante, ma nella quale dovremo fare le stesse cose fatte durante tutto l'anno. La negatività porta negatività: quando sono arrivato qui c'era un alone di negatività che faceva paura, e in parte lo avverto anche ora, quando sento parlare delle finali perse. La Juventus non ha perso sei finali, ne aha giocate otto! E arrivare in finale è una cosa straordinaria. Di Champions ce n'è una sola come il Superbowl e l'importante è essere al posto giusto nel momento giusto! Arrivare in finale di Champions League mi dà una gioia immensa, e ritengo di essere fortunato a sedermi in panchina sabato a Cardiff».
EQUILIBRIO«È ciò che serve maggiormente. Quando giochi una finale non ha possibilità di rivincita e serve la forza mentale di rimanere dentro una partita che si può capovolgere in qualsiasi momento. Per riuscirci dovremo avere equilibrio e risparmiare le energie mentali».
AUTOSTIMA «Da Berlino è aumentata l'autostima, che quando si giocano partite del genere è la cosa più importante. Questo mi dà molta serenità, perché siamo cresciuti tutti insieme, io, la squadra, la società. Siamo migliorati molto sulla capacità di accendere e spegnere l'interruttore nei momenti giusti e questo per una grande squadra è fondamentale. È stato un percorso bello e affascinante e credo che lunedì quando penseremo a bocce ferme a quanto fatto in questi tre anni credo che tutti debbano ritenersi soddisfatti Se è la partita più importante della mia carriera? È la seconda, la prima l'abbiamo persa a Berlino... Questa volta bisogna portare a casa la Coppa o perlomeno creare i presupposti per farcela».
IL REALAllegri analizza quindi i prossimi avversari, sottolineando i meriti di Zidane nella straordinaria stagione del Real: «È cresciuto molto nella seconda parte della stagione, vanno fatti i complimenti a Zidane che ha trovato un equilibrio importante e credo che Casimiro sia fondamentale sotto questo aspetto. Vincere la Champions al primo anno da allenatore, tornare in finale e vincere la Liga al secondo è davvero straordinario, anche perché gestire una grande squadra non è facile: ci sono tanti aspetti che possono indirizzare la stagione e credo Zidane sia stato bravissimo e sia un grande allenatore».
UN GRUPPO FANTASTICOInfine, al di là di quello che potrà essere l'esito della gara di sabato, Allegri riserva un elogio particolare ai suoi ragazzi: «Sono stati fantastici. Ho sentito tante volte che il campionato è stato facile... Fare 91 punti non lo era per niente, Roma e Napoli hanno fatto una stagione grandiosa e la Juventus ha fatto ancora di più. Non era facile neanche vincere ancora la Coppa Italia e arrivare in finale di Champions e invece abbiamo riempito il calendario fino all'ultimo... I ragazzi hanno condotto una stagione straordinaria e li ringrazio, ma ora c'è da fare un ultimo sforzo e sabato dovremo avere più motivazioni del Real».