22 agosto 2017
Orgoglio di vestire questa maglia e una grande voglia di dare il proprio contributo alla squadra: Blaise Matuidi si è presentato oggi in conferenza all'Allianz Stadium, ponendosi obiettivi ben chiari e raccontando i suoi primi giorni vissuti in bianconero, accolto nel migliore dei modi dal gruppo e dai tifosi.
Ecco le parole del nuovo centrocampista bianconero:
JUVE: UNA SCELTA NATURALE
«La Juve è un club abituato a vincere, e per me è stato in qualche modo naturale venire qui. Indossare questa maglia, vestita in passato da giocatori molto importanti, è per me un grandissimo onore. È un enorme piacere fare parte di questa grande “famiglia”, di giocare in questo Stadio, di lavorare con questi compagni e con questi dirigenti. Non ho mai avuto il minimo dubbio: questa è una sfida ambiziosa, sono stato accolto al meglio ed ora sarà ancora più facile trovare l'intesa sul terreno di gioco».
FINALMENTE JUVE
«Non voglio tornare su ciò che è avvenuto in passato: nel 2016 c'erano state delle voci sul fatto che il club fosse interessato a me ma la cosa non è andata in porto per varie ragioni. Magari il PSG allora non voleva cedermi ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! La Juventus è stata una scelta, dopo tanti anni in un Club è chiaro che è stato difficile lasciare quei colori, io vengo dalla regione di Parigi e a Parigi ho vissuto sei anni bellissimi, ma avevo un'enorme determinazione e un'enorme volontà di indossare questa maglia. Cercherò di cogliere l'opportunità che mi è stata data e darò il massimo per dare il mio contributo a raggiungere gli obiettivi del club».
NUMERO 14 BIANCONERO, COME UN CERTO DIDIER DESCHAMPS
«Deschamps è il mio allenatore in Nazionale e mi ha parlato molto bene di questo club. Per me è stato molto importante confrontarmi con lui, soprattutto nell'anno che precede il Mondiale, ma avevo già fatto la mia scelta. Per quanto riguarda il numero, posso dire che lo utilizzo da tanti anni ed è casuale il fatto che anche lui lo avesse qui alla Juventus».
TANTI GRANDI CAMPIONI FRANCESI IN BIANCONERO
«So che ci sono stati grandissimi giocatori francesi alla Juventus prima di me e credo non sia un caso che questi grandi campioni abbiano dato il meglio proprio qui, questo è di buon auspicio per il futuro e spero di lasciare anche io il segno, come loro, in questo club».
AMBIZIONE E VOGLIA DI VINCERE
«La Serie A è un campionato molto competitivo, con ottime squadre, molto sviluppato dal punto di vista tattico, con una qualità tecnica molto elevata. Ora spetterà a me adattarmi: ho avuto possibilità di migliorarmi da questo punto di vista anche grazie agli ottimi giocatori coi quali ho giocato in Nazionale, e questo mi aiuterà ad ambientarmi più facilmente. Mi trovo in una squadra molto ambiziosa, abituata a vincere, e questo è l'ideale per me perché anche io sono molto ambizioso e ho tantissima voglia di vincere».
QUALE RUOLO A CENTROCAMPO?
«Tra PSG e Nazionale, ho giocato sia nel centrocampo a due che in quello a tre: la mia posizione in campo sarà scelta dall'allenatore, io cercherò di rispondere sempre presente e dare il mio meglio, a prescindere da dove sarò impiegato. Ogni giocatore ha le proprie caratteristiche: anche io chiaramente ho dei punti deboli, ma anche a 30 anni ho l'ambizione di migliorarmi e fare del mio meglio. Cercherò di recepire le direttive dell'allenatore in modo tale da dare il massimo alla squadra per far si che diventi ancora più forte».
GLI OBIETTIVI
«Quando si hanno grandi ambizioni, è chiaro che si cerca di vincere tutto. Questa è una squadra abituata a fare grandi cose da anni, in Italia e in Europa. Tutti sognano di vincere la Champions, ma è un lavoro che richiede tanto tempo e ci sono ottime squadre da affrontare. E' chiaro che la Serie A, un campionato molto importante, sarà il nostro pane quotidiano, che ci permetterà di essere dei veri pretendenti per la Champions League. Vincerla è difficile, ma sono in club che in passato l'ha già fatto, che ha giocato due finali negli ultimi tre anni e che vuole vincerla ancora: sarà molto importante il lavoro quotidiano ma siamo pronti a migliorare per raggiungere questo trofeo».
UN'OTTIMA ACCOGLIENZA
«Ho avuto un'accoglienza molto calorosa: qui ho trovato persone molto aperte, che mi hanno accettato benissimo. Sono venuto qui con la mia famiglia e spero che si ambienterà molto presto. La prima settimana è stata davvero ottima: avevo sentito ottime cose dell'Italia, anche grazie ai tanti compagni del PSG che hanno giocato in questo paese, e sono particolarmente elettrizzato nell'iniziare questa nuova stagione. Ora starà a me imparare quanto prima la lingua, fattore molto importante per comunicare, ma qualcosa già capisco e ho avuto la fortuna di avere già condiviso del tempo con compagni che hanno potuto giocare in Serie A».